MARINA VERDENELLI
Cronaca

Adescata in chat a 12 anni e ricattata

L’incubo di una ragazzina spezzato dalla mamma che ha scoperto la corrispondenza a luci rosse sul telefono dell’adolescente e ha consegnato tutto alla polizia. Un 34enne ora rischia un processo

E’ stata la polizia ad avviare le indagini sui messaggi in chat e le foto scoperte dalla mamma dell’adolescente sul cellulare della figlia

E’ stata la polizia ad avviare le indagini sui messaggi in chat e le foto scoperte dalla mamma dell’adolescente sul cellulare della figlia

Ancona, 16 aprile 2025 – All’inizio lo aveva preso per un gioco, farsi qualche scatto con il cellulare, con la maglietta alzata a farle da top e l’ombelico in vista. Pose da grande con l’ingenuità di chi ha solo 12 anni e ancora non sa quanto pericoloso possa essere il web e chi ci transita. Quelle foto erano diventate poi la sua ossessione. La minorenne sarebbe caduta in una sorta di ricatto, messo in atto da uno sconosciuto che l’aveva avvicinata su un gruppo Telegram, di quelli dove si condividono esperienze, foto di vacanze, amicizie.

Dietro le parole inizialmente gentili si nascondeva un 34enne, anconetano, che poco a poco ha guadagnato la fiducia e l’amicizia della ragazzina al punto da indurla a farsi scatti osé e a mandarglieli tramite la messaggistica del cellulare. Una decina quelli inviati a maggio del 2022 e chissà dove poteva arrivare la cosa se la madre della 12enne non si fosse accorta di quelle foto sul cellulare della figlia. La donna, nel controllare il telefonino, era incappata in quello scambio di messaggi e immagini spinte e ha interrotto subito la corrispondenza a luce rosse. Anche l’adulto avrebbe mandato foto di lui senza vestiti, mostrandole le proprie parti intime.

La madre della ragazzina si è rivolta alla polizia, sporgendo denuncia, ed è stata avviata una indagine che ha portato al sequestro dei cellulari poi affidati ad un consulente della Procura per estrapolare il materiale probatorio e procedere con l’apertura di un fascicolo a carico del 34enne per adescamento di minore e pornografia minorile. Stando alle accuse l’uomo, difeso dagli avvocati Bernadette Verducci e Jacopo Saccomani, avrebbe scambiato una serie di messaggi con la ragazzina, conosciuta tramite un gruppo Telegram, e le avrebbe fatto molti complimenti sul suo aspetto fisico.

Sei proprio bella”, le avrebbe scritto, lusingandola con altri complimenti inaspettati per la minorenne. Quando ha conquistato la sua fiducia le avrebbe chiesto di mandargli delle foto di lei con addosso solo un top. Lui per ricambiare le avrebbe inviato foto delle sue parti intime. Anche la 12enne gli avrebbe mandato delle foto nuda. Le richieste diventavano sempre più insistenti.

L’uomo voleva scatti sempre nuovi e la ragazzina aveva iniziato ad essere un po’ titubante. A quel punto il 34enne l’avrebbe minacciata che se non gli inviava le foto da nuda lui avrebbe pubblicato quelle che già aveva. La 12enne non sapeva più come uscire da quel vortice in cui era caduta. A casa era diventata silenziosa e così la madre, insospettita che qualcosa la turbasse, ha controllato il cellulare della figlia vedendo lo scambio di foto e di messaggi. Ha fatto interrompere subito la corrispondenza. La Procura ha chiesto il processo per il 34enne ed è stata fissata l’udienza preliminare per il 5 giugno davanti al giudice Alberto Pallucchini.