REDAZIONE ANCONA

Addio Mister Ariston. Francesco Merloni è morto a 99 anni: "Ha segnato un secolo"

Si è spento nella sua casa di Fabriano circondato dall’affetto della famiglia. Guidò l’azienda fondata dal padre Aristide ai vertici dell’economia. Il ricordo del vicepresidente della Fondazione, Gian Mario Spacca.

L’ingegner Francesco Merloni, presidente onorario di Ariston Group, morto a 99 anni

L’ingegner Francesco Merloni, presidente onorario di Ariston Group, morto a 99 anni

Addio a Francesco Merloni, il grande imprenditore ed ex ministro è morto nel tardo pomeriggio di ieri, a 99 anni compiuti da nemmeno due settimane (il 17 settembre quando i dipendenti Ariston di Genga gli avevano mandato un caloroso abbraccio virtuale). Ha attraversato una guerra, sette legislature, il ministero dei Lavori pubblici in piena Tangentopoli e quasi un secolo di impresa, con la sua Ariston, la "multinazionale tascabile" ereditata dal padre Aristide e portata ai vertici mondiali pur mantenendo radici robuste nelle Marche. Il grande capitano d’industria, fondatore dell’Ariston Thermo, oggi Ariston Group e Cavaliere del lavoro è stato attivo fino agli ultimi giorni. Dal suo rientro dalla Sardegna dopo le ferie aveva accusato qualche problema di salute da cui purtroppo non si è più ripreso.

Ieri sera la tragica notizia è rimbalzata da Fabriano a Roma, passando per il capoluogo. "La morte di Francesco Merloni è una grandissima perdita per la nostra regione e per l’industria italiana – commentava ieri sera il governatore Francesco Acquaroli, nell’apprendere la notizia della morte del presidente onorario di Ariston Group – E’ un grande dispiacere. La sua figura, la sua storia coincidono con la storia delle Marche. Ha rappresentato un grande successo industriale, ha portato la nostra regione ad essere protagonista. Oggi, attorno a questa figura, attorno a quello che è riuscito a costruire insieme a tutta la sua famiglia, il nostro territorio ha potuto crescere. Grazie al suo esempio, la sua guida molti hanno intrapreso l’esperienza dell’industria e dell’imprenditoria. Aveva un legame forte con la nostra terra, le nostre origini. E’ una testimonianza fortissima – ha concluso – dell’essere imprenditore sempre attento e generoso che col suo comportamento ha sempre saputo accogliere tutti".

"Esistono momenti – dichiara Gian Mario Spacca, vicepresidente della Fondazione ‘Aristide Merloni’, di cui Merloni è stato fondatore e presidente – in cui le parole, gli aggettivi e le iperboli non riescono ad avvicinarsi neanche lontanamente all’umanità vissuta di una persona, al valore della sua storia, all’intimità profonda della sua esistenza che ha, in modo straordinario, segnato un secolo della nostra storia. Oggi è uno di quei momenti in cui è soltanto doveroso raccogliere la memoria che non dimenticherà, nel silenzio e nella preghiera".

Dopo la laurea in Ingegneria industriale all’Università di Pisa, negli anni ‘50 entrò a lavorare nell’azienda di famiglia. In Parlamento, per la prima volta e come senatore, entrò nel 1972 con la Dc. È stato rieletto anche in altre sei legislature: cinque alla Camera e un’altra al Senato. Nel primo governo presieduto da Giuliano Amato è stato nominato Ministro dei Lavori pubblici. Con la caduta di Amato e l’incarico al Governatore della Banca d’Italia Carlo Azeglio Ciampi, Merloni è stato confermato Ministro fino alla fine del Governo Ciampi, 11 maggio 1994. Sua la cosiddetta Legge Merloni, una radicale riforma del sistema degli appalti pubblici, la quale realizzò anche la trasformazione dell’Anas in Ente pubblico economico. Alle primarie del Pd nel 2007 sostenne la candidatura di Enrico Letta, amico personale di lunga data di Merloni, a segretario del Pd. Era grande amico anche dell’ex Premier, Romano Prodi. Lascia nel dolore la contessa Maria Cecilia Lazzarini di Morrovalle e i figli Paolo, presidente di Ariston Thermo, Francesca e Claudia.

Sara Ferreri