NICOLÒ MORICCI
Cronaca

Addio alle suore del "Cristo Re"

Le religiose della struttura di via Isonzo se ne andranno tra qualche giorno: erano lì da 55 anni

di Nicolò Moricci

Finisce un’epoca, addio alle suore del Cristo Re. Le religiose se ne andranno tra qualche settimana, al massimo tra qualche mese. Comunque, dovranno lasciare l’asilo entro dicembre di quest’anno. Le suore francescane del Cristo Re, dunque, non abiteranno più in quell’ampia e maestosa struttura circolare che si trova in via Isonzo, nel cuore del rione Adriatico. Una struttura che è stata a lungo il punto di riferimento per innumerevoli famiglie anconetane. Il luogo in cui migliaia di bambini hanno intrapreso il proprio cammino scolastico, socializzando sin dai primi anni di vita. Ispirata al Vangelo e allo spirito di San Francesco d’Assisi, la scuola verrà ceduta in comodato d’uso al "centro educativo Polo 9", che lo gestirà dal prossimo anno. "Mi piange il cuore lasciare questo luogo. Ci vivo da 25 anni, ma è inevitabile. La scuola paritaria religiosa ha subito troppi tagli: non si riesce ad andare avanti". Ha la voce rotta suor Luciana Guidolin, la madre superiora dell’asilo, che è rimasta nella struttura con l’omologa suor Maria Paola, che dirige, invece, lo studentato universitario. A spiegare i motivi che hanno spinto l’ordine religioso a lasciare la struttura sono proprio le due madri superiore: "Siamo a corto di organico: le suore non ci sono più e i bambini, complici il calo di natalità e la crisi economica diffusa, sono sempre meno". Agli inizi del 2000, il Cristo Re - l’asilo privato più famoso e apprezzato dall’Ancona bene - ospitava diverse centinaia di bambini. Ora se ne contano notevolmente meno. Hanno cresciuto intere generazioni, quella minute suore in cima al ‘monte della pegora’. Con la loro tunica bianca (o marrone, a seconda del periodo), si vedevano spesso passeggiare per via Isonzo, l’antico borgo della pecora. Il pensionato universitario, con tutta probabilità, continuerà ad esistere e ad ospitare studenti, ma - come l’asilo - sarà gestito da laici. Laici che, a onor del vero, sono presenti da tempo nella struttura come insegnanti. Difatti, l’ultima suora a lasciare l’insegnamento, quattro anni fa, è stata proprio l’attuale madre superiora, l’amatissima suor Luciana, che ora si occupa del "coordinamento del personale". In tutta la materna, ad oggi, sono rimaste due suore: "Tutte le altre sono già state trasferite: chi a Roma, chi a Cortina d’Ampezzo. Non si sa dove ci manderanno" - dicono. "Ci rattrista che la cappella possa essere smantellata: dieci giorni fa l’ha visitata il vescovo". Cosa ne sarà di quell’asilo nessuno lo sa, ma certo è che nessuno dimenticherà gli anni del Cristo Re, con quegli scalini percorsi da migliaia di piccoli alunni e con un bosco sul retro in cui si scorrazzava tra scivoli e altalene. Era stato costruito nel 1965, il Cristo Re. Indimenticabili, per i bimbi di allora, le severe regole delle monache: "Lascia lo zaino fuori, prendi tutto l’occorrente, lava le mani, non sporcarti il grembiule". Nei ricordi pure le due ampie sale giochi che, all’interno dell’istituto, si snodavano tra le aule storiche: quella blu, quella verde e quella gialla. Aule che, in tempo di covid, sono state riorganizzate: ora si lavora in gruppi, con le isole studio e con percorsi dedicati". Dopo 55 anni, è davvero finita un’epoca.