
Il mare di Numana ieri mattina: pochissime le persone a fare il bagno
Ancona, 12 giugno 2023 – Troppe piogge intense e l’alluvione dell’Emilia Romagna che ancora lascia i segni. Da Senigallia a Numana, passando per Falconara, Passetto e Portonovo e Sirolo, il colore ricorrente è il verde-marrone. Quanto durerà? Ma soprattutto si può fare il bagno? Il Carlino ha chiesto un parere ad un esperto, il professore Roberto Danovaro, biologo che invita alla prudenza. "Davanti a forti piogge come stiamo assistendo in questo periodo - spiega Danovaro - si sa da sempre l’acqua arriva nei sistemi di scarico e non ha modo di essere trattata. Subito dopo abbondanti piogge infatti non viene fatta nemmeno una analisi perché si sa che i risultati darebbero valori per la presenza di batteri fecali".
Danovaro poi invita a fare una distinzione delle acque per ciò che riguarda la balneabilità è ciò che indica invece la salute del mare. "Per la prima incide la quantità di batteri per la contaminazione fecale - dice il biologo - e per questo ci sono le ordinanze che vietano la balneazione. Sulla salute del mare invece incide quanto la concentrazione di terra e fango rimane perché può cambiare l’equilibrio ecologico da cui dipendono anche flora e fauna marina, anche il pescato per intenderci. Prima che si scatenasse questa forte ondata di maltempo era partita una fioritura delle foreste algali molto buona. Le foreste algali sono preziose per il sistema marino perché fonte di nutrimento di molti pesci oltre che per la deposizione delle uova. Terra e fango depositati fanno filtrare meno luce e questo le soffoca. È come se un campo di grano fosse coperto di fango. Non bisogna fare allarmismi ma nemmeno tranquillizzare troppo”.
E continua: “Il consiglio che do in questo momento è di affidarsi all’aspetto visivo. Se vedo l’acqua color beige meglio non fare il bagno al mare. In spiaggia si può andare a prendere il sole. Un indicatore importante infatti è proprio la trasparenza".
Ad influire sul colore scuro dell’acqua sono anche i venti di questi giorni "da nord e che schiacciano sulla costa - osserva Danovaro - danno questa situazione a macchia di leopardo lungo la costa". Con acque più scure in alcuni punti e meno in altre ma sempre dall’aspetto salmastro.
E c’è rischio anche per i molluschi. "Cozze e vongole filtrano l’acqua - dice Danovaro - quindi li eviterei. L’invito è alla prudenza". Una collega di lavoro di Danovaro gli ha segnalato un fenomeno strano che sta accadendo in mare. "Non conosciuto a noi come biologi - spiega il professore - è la presenza di pulci di mare. Una mia collega con il figlio hanno notato la pelle morsa, mentre erano in acqua".
Su quanto durerà il fenomeno dell’acqua marrone Danovaro non fa previsioni. "È imprevedibile - dice - già se cambiasse il vento e non ci fossero piogge intense il materiale terroso si depositerebbe nei fondali e l’acqua tornerebbe chiara". Il materiale che oggi abbiamo in mare è tutto local. "All’inizio era quello emiliano - conclude il biologo - adesso è arrivato dai nostri fiumi per le bombe d’acqua che hanno interessato anche il nostro territorio".