Un agguato in piena regola e una tragedia, sembra sfiorata, soltanto per questione di centimetri. È quanto accaduto ieri mattina, poco dopo le 5.30, in una palazzina di via Jesi, ad Ancona, nel cuore del quartiere Piano San Lazzaro. Un’alba dell’orrore, un inizio di sabato folle. Ad avere la peggio un tunisino 30enne, raggiunto da più coltellate – si è scoperto in un secondo momento – dal fratello maggiore di circa 40 anni. Ancora da stabilire con precisione i motivi della disputa. Per certo quando i soccorritori sono intervenuti sul posto si sono trovati di fronte ad uno scenario agghiacciante: sangue dappertutto, perfino sulle scale del condominio, e ovviamente dentro all’appartamento. Un uomo in condizioni critiche, un altro visibilmente provato. Il ferito è stato trasferito d’urgenza in ospedale dai sanitari. Al pronto soccorso del Regionale di Ancona-Torrette è arrivato in codice rosso avanzato.
Secondo le prime ricostruzioni effettuate dai poliziotti, nell’abitazione è scoppiata una violenta rissa per futili motivi tra i due fratelli. Probabilmente, ad alimentare la disputa i fumi dell’alcol consumato in quantità eccessiva la sera precedente. Uno dei due tunisini è stato ferito a coltellate al collo, sul volto, al bicipite sinistro e al torace. Per questo è stato necessario portarlo in ospedale per bloccare le emorragie. Anche l’altro fratello è rimasto ferito ed è stato trasportato in pronto soccorso per essere medicato. Successivamente, questi, è stato arrestato per tentato omicidio dalla Polizia di Stato.
Nelle scorse ore il 30enne è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico per ovviare alle gravi ferite riportate: quella più profonda e pericolosa sul bicipite sinistro, ma alcuni fendenti lo hanno raggiunto anche al torace e alla gola senza però ledere organi vitali. Un miracolo, in pratica, perché le informazioni acquisite riferiscono che, per fortuna, non sembrerebbe in pericolo di vita.
In via Jesi, ieri mattina, si sono precipitate due ambulanze della Croce Gialla di Ancona, l’automedica e due volanti della Questura dorica. Choccanti anche le testimonianze di alcune persone che vivono in zona che avrebbero riferito di aver sentito delle urla strazianti, per poi notare il sangue ovunque. In casa sarebbe stata presente anche la fidanzata del ragazzo ferito, che si è trovata – suo malgrado – in mezzo alla furibonda lite. Le sue grida avrebbero attirato l’attenzione dei vicini, prima di innescare le chiamate al 112 e, conseguentemente, l’attivazione dei soccorsi.
Le indagini sono condotte dalla Squadra mobile di Ancona: ci sarebbe stata una prima accesa discussione tra il 30enne e la fidanzata 34enne del fratello che avrebbe poi chiesto aiuto a quest’ultimo nella disputa.