Incendi e danneggiamenti al parco di Posatora e poi anche una minorenne abusata in un vicolo di Ancona mentre un amico filmava con il cellulare e un altro faceva da palo. Si aprono le porte del carcere per un 26enne italiano, operaio, rintracciato e arrestato nei giorni scorsi dalla Squadra mobile. Deve scontare una condanna definitiva a 6 anni, 2 mesi e 20 giorni di carcere. Per il giovane è arrivato un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura dorica a seguito di due sentenze della Corte di Appello di Ancona. La prima, di febbraio scorso, è diventata irrevocabile a luglio e riguarda il reato di danneggiamento seguito da incendio commesso al parco di Posatora a maggio del 2017. La seconda, di maggio scorso, è diventata irrevocabile ad ottobre e riguarda il reato di violenza sessuale commesso su una minorenne, in centro città, a maggio del 2016.
L’arrestato, all’epoca dei fatti, era appena maggiorenne quando si è reso protagonista, insieme ad un nutrito numero di giovani, per lo più minorenni, di atti di vandalismo a suppellettili ed attrezzature dislocate in varie zone e parchi cittadini. La condanna riguarda plurimi episodi di danneggiamento ed incendio di attrezzature ai parchi Passetto e Posatora per i quali la Squadra mobile aveva identificato dopo minuziosa attività di indagine e denunciato alla Procura ordinaria e a quella Minorile ben 16 ragazzi, in prevalenza minorenni, tra i quali l’arrestato. Per tali fatti l’ex assessore Stefano Foresi, aveva sporto denuncia in questura. Il giovane è stato condannato a 2 mesi e 20 giorni di reclusione.
La seconda condanna, a 6 anni di reclusione, è stata inflitta al giovane dalla Corte di Appello di Ancona per un episodio di violenza sessuale commesso dallo stesso ai danni di una minorenne dell’hinterland anconetano. Nel maggio del 2016, infatti, il condannato, appena maggiorenne, in compagnia di altri due giovani minorenni, ha condotto la ragazza in un vicolo vicino piazza Roma abusando di lei. Le indagini, al tempo condotte dalla Squadra Mobile, consentirono di identificare e di denunciare il ragazzo a piede libero. Il 26enne era accusato di violenza sessuale di gruppo. La vittima si era fidata di un amico e lo aveva seguito allontanandosi dal gruppo con la presenza anche di altri due giovani.
Era un sabato pomeriggio. Lontani da occhi indiscreti però la minorenne sarebbe stata costretta all’abuso. Solo con l’aiuto di uno psicologo, a scuola, era riuscita a confidare la violenza subita. Successivamente si era aperta anche con i genitori che l’avevano convinta poi a far partire poi la denuncia. Martedì gli investigatori dorici hanno rintracciato e catturato il giovane portandolo in carcere a Montacuto.