Ancona, 18 aprile 2024 – Pazienti psichiatriche abusate sessualmente da un volontario che andava a casa loro a preparagli il pranzo. "Ci tocca e vuole che anche noi lo tocchiamo".
Cosi quattro donne, su un totale di sei ospiti che da tre anni vivono in un appartamento in condivisione, a Jesi, approvato anche dal centro di salute mentale, hanno iniziato a confidarsi con il personale sanitario dell’Ast a cui si rivolgevano spesso per visite e controlli medici.
Dai loro racconti, emersi per la prima volta un paio di settimane fa, è venuto fuori uno scenario orribile che accadeva nell’abitazione di via del Verziere almeno dal 2021.
Il volontario, un 86enne jesino, avrebbe approfittato di loro allungando le mani per palpeggiarle nelle parti intime e avrebbe preteso anche di essere toccato dalle stesse sulle sue parti intime.
E’ partita una segnalazione e la polizia, con la Squadra mobile, si è messa subito ad indagare, coordinata dal pm Andrea Laurino. Prima ha piazzato delle telecamere nell’appartamento, con tanto di cimici per ascoltare cosa veniva detto, poi ha messo sotto controllo i cellulari dell’anziano e anche della moglie, una ex assistente sociale molto accreditata dal centro di salute mentale per il quale ha lavorato molti anni prima di andare in pensione.
La coppia, sotto forma di volontariato, prestava gratuitamente la propria opera all’interno dell’abitazione regolarmente affittata dalle donne che ci vivevano in una sorta di coabitazione sociale, assistite anche da alcune badanti, quanto bastava per le faccende domestiche, la spesa alimentare, le bollette da pagare.
Tutte pazienti seguite da tutori e amministratori di sostegno che non sono mai venuti a conoscenza dei fatti ipotizzati fino all’arresto scattato lunedì mattina a carico dell’86enne. L’anziano, ripreso dalla telecamera piazzata in casa, si sarebbe avvicinato ad una delle donne, una 65enne, con i pantaloni abbassati, abbracciandola. A quel punto sono arrivati i poliziotti che lo avrebbero colto in flagranza di reato.
L’uomo è stato arrestato per violenza sessuale aggravata, perché commessa su un soggetto con minorata difesa, e portato in carcere a Montacuto. E’ accusato delle stesse violenze su altre tre ospiti. Contestato anche il reato di maltrattamenti. Su questo punto sono in corso accertamenti che potrebbero coinvolgere anche altre persone che frequentavano la casa. Ieri il gip Carlo Masini ha convalidato l’arresto dell’anziano, difeso dall’avvocato Alessia Barcaglioni: ha disposto gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. L’uomo respinge le accuse e avrebbe giustificato l’abbraccio in cui lo ha trovato la polizia spiegando che stava solo consolando la donna che non si sentiva bene e si era messa ad urlare. L’appartamento è sotto sequestro.