di Marina Verdenelli
PIANELLO DI OSTRA (Ancona)
Un ponte simbolo della rinascita dopo l’alluvione che ha colpito l’hinterland anconetano il 15 settembre del 2022, provocando 13 morti. E’ quello di Pianello di Ostra, la frazione di uno dei Comuni interessati dalla piena d’acqua che si è riversata sulle strade e nelle abitazioni. Avrà 13 vele, una per ogni vittima e servirà a ricordarle. E’ stato annunciato giovedì sera, nel corso della presentazione del progetto avvenuta proprio a Pianello di Ostra. Un incontro pubblico dal titolo "Alluvione e ricostruzione, le opera realizzate e gli interventi in programma" e durante il quale è stato fatto il punto anche sugli interventi compiuti e i lavori previsti a Casine di Ostra, e di messa in sicurezza della zona Zipa, a pochi giorni dal secondo anniversario della calamità che colpi il territorio delle province di Ancona e Pesaro. All’incontro erano presenti il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, commissario alluvione 2022, il vice commissario Stefano Babini e il sindaco di Ostra Federica Fanesi. Sul ponte che verrà realizzato ci sarà una scritta, "Vele per la vita", che si illuminerà di notte. Sarà lungo 53 metri, avrà due archi superiori, alti cinque metri e mezzo, e percorsi pedonali alle estremità della carreggiata. "Abbiamo presentato il ponte – ha detto Acquaroli – e gli ulteriori interventi. Sarà una struttura in acciaio a campata unica con la rimozione delle pile in alveo. Ciò diminuirà significativamente il rischio in caso di nuove piene. Mai si potrà garantire la sicurezza totale ma tutte le iniziative che sono stare intraprese puntano alla massima mitigazione del rischio. Tutto questo lo stiamo facendo attraverso la manutenzione ordinaria e straordinaria degli alvei e degli argini e con la realizzazione di opere che restituiscono speranza a famiglie e imprese colpite dalle alluvioni del 2014 e del 2022. Stiamo facendo il possibile per consegnare alle comunità risposte certe e un territorio più sicuro".
Intanto dal punto di vista giudiziario la Procura di L’Aquila ha già chiesto per l’alluvione del 2022 il rinvio a giudizio per 22 persone tra funzionari e tecnici della Regione, della Provincia di Ancona, del Consorzio di Bonifica Marche e del Comune di Serra de’ Conti. L’udienza preliminare è stata fissata per il 4 dicembre, al tribunale abruzzese. Le accuse, a vario titolo, sono di cooperazione in omicidio colposo plurimo (tra le vittime c’è stato anche un bambino di 8 anni) e lesioni gravi. Il caso è trattato alla Procura aquilana perché tra le persone offese c’è un magistrato del tribunale di Ancona. Vengono contestate omissioni, negligenze, violazione di norme negli interventi di manutenzione e gestione degli alvei dei fiumi. E ancora la mancata rimozione di alberi e piante che avrebbero favorito le esondazioni di Misa e Nevola, interessando nove comuni nell’Anconetano.