SARA FERRERI
Cronaca

A Jesi la prima personale di Donato Sansone, geniale regista di film di animazione

Domenica il taglio del nastro della mostra 'Cinque variazioni su schermo' nella galleria di arte contemporanea di palazzo Pianetti per Cinematica festival

Un'opera di Donato Sansone

Un'opera di Donato Sansone

Jesi (Ancona), 22 ottobre 2024 - Domenica alle 18 (ingresso libero) a Jesi, nella Galleria di arte Contemporanea di Palazzo Pianetti, inaugura la prima personale di Donato Sansone, tra i più geniali registi di film di animazione italiani, autore di progetti dal segno ironico e graffiante. Cortometraggi, videoclip musicali, spot, esperimenti e divertissement nella mostra “Cinque variazioni su schermo”, a cura di Bruno Di Marino, per la preview di Cinematica festival 2024 intorno al tema “Morir dal ridere”. “Cinque variazioni su schermo” è il titolo della prima personale di Donato Sansone, acclamato autore di molti progetti di videoclip e film di animazione dal segno ironico e graffiante. Autore di film brevi come “Videogioco” annoverato dalla The Cinemateque Quebecoise tra i 50 cortometraggi brevi che hanno cambiato la storia dell’animazione e di filmati e videoclip per artisti di fama internazionale come Max Cooper, Donato Sansone è un artista dallo stile e dall’immaginario che oscilla da sempre tra l’analogico e il digitale. L’ironia è il cuore della sua estetica, per ricordarci che l’arte deve essere anche divertimento, irriverenza, spiazzamento continuo dell’osservatore ma, soprattutto, gioco infinito. La mostra “Cinque variazioni su schermo”, a cura di Bruno Di Marino, vuole sintetizzare l’opera complessiva dell’artista lucano (torinese di adozione), proponendola in loop su altrettanti dispositivi, ciascuno dei quali dedicati a un aspetto del suo lavoro: i cortometraggi, i videoclip musicali, gli spot, gli esperimenti e i divertissement. Sono tutte sfaccettature di un unico universo, tutti generi dell’audiovisivo che dialogano tra loro, operando una trasmigrazione di simboli, procedimenti, elementi iconografici. Un universo sospeso tra bidimensionale e tridimensionale che lavora proprio sulla mescolanza di piani e linguaggi, sull’inganno (audio)visivo e prospettico, sul collage materico-immateriale, sulla sovrapposizione di layers, sulla concatenazione di immagini che diventa una vera e propria reazione a catena (come in uno dei suoi lavori più affascinanti, i due spot per le olimpiadi “Concatenation”). Palazzo Pianetti a Jesi, uno spazio ricco di affreschi e di stucchi, di elementi iconografici e architettonici ma anche di quadri e statue, amplifica ancor di più il mondo caotico di Sansone, il suo barocco catalogo di visioni. L’ingresso è libero ma dal 28 ottobre al primo dicembre la mostra sarà visitabile acquistando il biglietto di ingresso al museo.