NICOLO’ MORICCI
Cronaca

Fermati due truffatori: s’inventano una bimba morta e si fingono carabinieri

Vicino alle case alle Grazie ad Ancona sono stati sorpresi in auto da alcuni poliziotti: “Sì, siamo qui per fare truffe”. Il Questore li espelle

I due giovani truffatori si fingevano carabinieri e sono stati identificati da un equipaggio delle volanti

I due giovani truffatori si fingevano carabinieri e sono stati identificati da un equipaggio delle volanti

Ancona, 21 luglio 2024 – Doppia truffa nel giro di pochi minuti, due giovani stanati dalla polizia alle Grazie. È accaduto nel pomeriggio di venerdì quando una donna ha ricevuto una chiamata all’utenza di casa. “Sono un maresciallo dei carabinieri, il suo bancomat è stato clonato. È sola in casa?” – avrebbe chiesto il truffatore, prima che la nonnina gli rispondesse di trovarsi con il figlio. “Me lo passi signora, dovete venire immediatamente in caserma, sbrigatevi”. Ma i due non hanno mangiato la foglia e hanno allertato il 112.

La polizia ci ha messo pochi secondi a contattare i carabinieri, quelli veri, per un accertamento incrociato. In caserma, nessuno attendeva i due signori. Si trattava sicuramente di una truffa. Proprio in quel frangente la Sala operativa del Nue, il Numero unico di emergenza, riceveva l’ennesima chiamata: un altro tentativo di truffa. Ancora una volta, a rispondere, era un’anziana di Ancona. Il copione è sempre quello, o quasi. Stavolta, infatti, il fantomatico maresciallo dell’Arma – dopo la domanda ricorrente ´È sola in casa? – annunciava una di quelle notizie che nessuno mai vorrebbe ricevere: “Un suo familiare ha investito una bambina. Purtroppo, la ragazzina è morta”. La richiesta di danaro sarebbe arrivata poco dopo, come da prassi, se l’arzilla nonnina non avesse contattato con il cellulare il 112. La polizia l’ha rassicurata invitandola a non aprire la porta e a non uscire di casa. Le Volanti, intanto, hanno passato al setaccio i vari quartieri finché non hanno intimato l’alt ad un’auto sospetta che girovagava alle Grazie. A bordo, un uomo e una donna, di 20 e 24 anni.

Un atteggiamento che li ha traditi, il loro. Che, una volta in questura, sono stati messi alle strette e hanno confessato: si trovavano qui per mettere a segno colpi analoghi a quelli sventati solo una settimana fa dalla Squadra Mobile. I due sono stati denunciati per truffa in concorso. Pugno duro del questore, Cesare Capocasa, che ha emesso un foglio di via obbligatorio per entrambi. La coppia non potrà più tornare in città per quattro anni. “Noi ci siamo sempre, aiutateci ad aiutarvi. Non aprite la porta agli sconosciuti e contattate immediatamente il 112 Nue. Sono piccoli accorgimenti che possono mettervi al riparo da questi reati così insidiosi e consentirci di intervenire immediatamente”, il monito del questore.