
Donne e attivismo, folla all'apertura della mostra a Jesi
Jesi (Ancona), 18 novembre 2019 – Folla a palazzo dei convegni per l’inaugurazione della mostra “Alza il triangolo al cielo. Corpi, parole e spazi delle donne in movimento 1968/2018”. Una mostra che racconta e ripercorre la storia dei movimenti femministi.
Un’esposizione curata dall’associazione Orlando e dal Centro delle Donne della città di Bologna. Grazie alla grande quantità di materiali provenienti dall’Archivio di Storia delle Donne e dalla Biblioteca Italiana delle Donne di Bologna, in collaborazione con altri archivi storici e personali nazionali e internazionali, la mostra è suddivisa in quattro ambiti tematici: «Il sé e le piazze»: dalle pratiche dell’autocoscienza alle grandi manifestazioni per l’autodeterminazione delle donne. «Lotto marzo 1977/2017»: dalle manifestazioni locali agli scioperi globali. E poi: «I luoghi delle donne: trasmettere saperi, pratiche e reti nel tempo». Infine «Costumi e consumi»: rappresentazioni, corpi, gesti che cambiano.
In calendario nei prossimi giorni ci sono diversi appuntamenti: venerdì prossimo sarà presente Maria Moise, attivista e docente di Filosofia all’università di Padova e Tolosa II, con una relazione dal titolo «Amore da morire». Sabato prossimo si parlerà di «Aborto sicuro» con Marina Toschi della rete pro-choise e l’assistente sociale Loredana Galano. Domenica poi sarà ospite la filosofa e storica delle donne Patrizia Caporossi per raccontare «L’Udi tra femminismo e neofemminismi» unitamente alle realtà femministe del territorio. Chiuderà la mostra il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’appuntamento alle 17.30 con Sandra Patrignani sul «Lessico femminile» accompagnata da Selena Morici. «Alza il triangolo al cielo – spiega Paola Sabbatini per la Casa delle donne e l’Udi di Jesi- è il frutto di una sinergia tra associazioni che racconta il cambiamento dei costumi e del ruolo delle donne, protagoniste della profonda trasformazione culturale e sociale dell’Italia a partire dal 1968. Un percorso che attraverso preziosi materiali di archivio».