Jesi, sette concerti in una settimana: dal barocco, al classico, fino al jazz

Il festival Pergolesi Spontini prosegue domani alla Chiesa di San Nicolò di Jesi con il Trio Aenonium composto da Cristina Papini al violino, da Silvia Gira al violoncello, e Andrea Napoleoni al pianoforte

Il trio Aeonium

Il trio Aeonium

Jesi (Ancona), 14 settembre 2022 -Giovani talenti internazionali e grandi artisti si alternano, questa settimana, al 22esimo Festival Pergolesi Spontini, per sette concerti dal barocco, al classico, al jazz, dalla Chiesa di San Nicolò, al Teatro Pergolesi, al Museo Federico II di Jesi. I giovani artisti sono ospiti del Festival grazie a Residart, la prima rete di Residenze d’Artisti nata nelle Marche, e grazie a Orlando European Summer Course for Chamber Music con i quali la Fondazione Pergolesi Spontini ha sottoscritto un partenariato per produzioni musicali e corsi di specializzazione di Musica da Camera. Questi ciclo di eventi musicali prosegue domani (giovedì) ore 21 alla Chiesa di San Nicolò di Jesi con il concerto “Residart I” che vede l’esibizione del Trio Aenonium composto da Cristina Papini al violino, da Silvia Gira al violoncello, e Andrea Napoleoni al pianoforte; in programma il Trio per archi e pianoforte op. 8 n. 1 di Johannes Brahms, i Tre Notturni di Ernest Bloch, il Trio per archi e pianoforte op. 90 n. 4 “Dumky” di Antonín Dvorák. Venerdì alle 19 sarà una cantina ad accogliere il Festival, la Cantina Sartarelli di Poggio San Marcello, per un “Wine Concert II”, con il pianista giapponese Keigo Mukawa e lo spagnolo Trio Nacedo formato da Lidia Serra (violino), Inés Moreno (viola) e Clara Muñoz (violoncello), in programma il Quartetto per pianoforte e archi n. 2 in mi bemolle maggiore K 493 di Mozart, l’Alborada del gracioso di Maurice Ravel, il Quartetto per pianoforte n. 3 in do minore op. 60 di Brahms; al concerto segue una degustazione di vino. Domenica alle 11 alla Chiesa di San Nicolò di jesi c’è il concerto “Residart II”, con il pianista Keigo Mukawa e al violino Victoria Tulskaya su brani di Beethoven (la Sonata per violino e pianoforte n. 5 in fa maggiore, op. 24 “La Primavera”), Ravel (Prélude in la minore), e le celebri variazioni sui temi della Carmen di Bizet scritte da Vladimir Horowitz. Il grande jazz sarà protagonista venerdì alle 21 al Teatro Pergolesi, in “Play Gershwin”, un concerto che rende omaggio al pensiero musicale di uno dei più straordinari musicisti di tutti i tempi. In scena sono tre artisti di fama internazionale: Enrico Pieranunzi è da anni ambasciatore del jazz italiano nel mondo, con il suo pianoforte, Gabriele Pieranunzi è uno di migliori violinisti classici italiani – è “spalla” del Teatro San Carlo di Napoli – ma il fratello gli ha trasmesso anche la passione per il jazz; Gabriele Mirabassi è un fantastico virtuoso del clarinetto, che si muove con uguale disinvoltura sia nella musica classica che nel jazz, suonando spesso – oltre che con i fratelli Pieranunzi – insieme a Richard Galliano, John Taylor, Roberto Gatto e Mario Brunello. Sabato alle 21 al Teatro Pergolesi, il Festival omaggia il magistero di Giovanni Battista Pergolesi mettendo per la prima volta a confronto il suo capolavoro “Stabat mater”, con l’omonima composizione di Antonio Caldara. Giulio Prandi dirige il Coro e Orchestra Ghislieri per un evento in collaborazione con Festival MiTo SettembreMusica, cantano Paola Valentina Molinari, Marta Fumagalli, Raffaele Giordani, Matteo Bellotto. Gruppo in residenza permanente al Centro di Musica Antica della Fondazione Ghislieri di Pavia, Coro e Orchestra Ghislieri sono una della realtà italiane più originali nel campo della musica storicamente informata. La profonda passione del suo direttore Giulio Prandi per il repertorio sacro italiano del XVIII secolo è l’occasione per ascoltare una nuova esecuzione della celebre sequenza pergolesiana del 1734 cui viene affiancata l’opera del veneziano Antonio Caldara.