REDAZIONE ANCONA

Da attrice a regista. Buy: "Con ’Volare’ racconto me stessa"

Domani l’artista presenterà la sua opera prima in due sale. Tappa al cinema Gabbiano di Senigallia e all’Italia di Ancona.

Da attrice a regista. Buy: "Con ’Volare’  racconto me stessa"

Da attrice a regista. Buy: "Con ’Volare’ racconto me stessa"

di Raimondo Montesi

ANCONA

E’ una delle attrici più amate del cinema italiano, e dopo aver passato una vita davanti alla macchina da presa, vincendo sette David di Donatello, otto Nastri d’argento, cinque Globi d’oro e tredici Ciak d’oro, ha deciso di compiere il ‘grande passo’. Cioè il passo ‘dietro’ la cinepresa. Parliamo di Margherita Buy, che arriva nelle Marche per presentare il suo esordio alla regia con ‘Volare’, film di cui è anche l’interprete principale.

Nella nostra provincia l’appuntamento è per domani al Cinema Gabbiano di Senigallia (presentazione del film e proiezione alle ore 18.30; dibattito dopo la proiezione delle 21.15) e al Cinema Italia di Ancona (presentazione alle ore 21). In entrambi sarpresente la Buy. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con Fondazione Marche Cultura - Marche Film Commission.

Il film parla di un’attrice affermata con un’incredibile paura di volare, che le causerà numerosi problemi affettivi, personali e professionali tanto da spingerla a iscriversi a un corso per aggirare le sue strategie autoimposte che la portano a evitare le sue paure, una sorta di corso anti-stress per provare una volta per tutte l’ebbrezza e la spensieratezza del volo.

"Ho trovato il coraggio di girare un film da regista proprio perché parlo delle mie ossessioni personali e delle mie esperienze – spiega Buy –. Quando ho scritto la storia mi è parso chiaro che, se lo avesse girato un altro, sarebbe diventato un film magari più bello, ma meno personale, meno sincero. Mi sono resa conto che la paura di volare attraversa tutti gli ambienti, tutte le classi sociali, tutte le culture, e in qualche modo, mi sono sentita meno sola".

L’attrice, e ora anche regista, rivela che "il film è nato da un corso che ho fatto per vincere la mia paura dell’aereo, dopo una vita passata a stare a casa il più possibile. Lì mi sono avvicinata ai miei simili, come in una gabbia con animali della stessa specie, che condividevano un terrore che io ho trattenuto a lungo e tenuto nascosto per non essere considerata diversa. A un certo punto gli amici – va avanti la regista – mi hanno consigliato di metterlo nero su bianco, soprattutto Maria Sole Tognazzi che è stata mio grande sponsor. Quella situazione era così mia da permettermi un salto nel vuoto che non facevo da anni".

Infatti "dopo aver fatto a lungo un lavoro bellissimo, quello dell’attrice – va avanti Buy –, dove passi il tempo a fare quello che ti dicono gli altri, ho deciso di raccontare io una storia a modo mio".

Ma, si chiederanno in molti, Margherita Buy è riuscita, alla fine, a volare e a vincere così il suo terrore? La risposta è positiva: "A ridosso del corso ho preso l’aereo, ma ora forse avrei bisogno di un ‘ripassino’ prima di riprovarci".