
Manuel Ponsina del Porto Viro
Porto Viro (Rovigo), 25 aprile 2016 - Non l’hanno presa bene i giocatori del Porto Viro che sono rimasti con il bicchiere di spumante in mano... ma vuoto. I sorisi a metà e le urla di gioia strozzate in gola. Doveva essere la domenica della grande festa del tifo gialloblu dopo il gustoso antipasto di una settimana fa, ma festa non è stata.
Il mancato arrivo del Crespino Guarda ha di fatto cancellato tutto quello che le Brigate Gialloblu avevano preparato, per festeggiare al meglio i protagonisti dello scudetto; sarebbe stato un tripudio di gioia e colori incessante durante la partita e chiusura con un terzo tempo che avrebbe coinvolto pure i giocatori avversari. Anche se si incontravano due squadre dai destini diametralmente opposti, perché se il Porto Viro il prossimo anno tornerà a frequentare i campi della Promozione, il Crespino Guarda chiude il proprio campionato nella maniera peggiore retrocedendo in Seconda Categoria.
Il che non smorza il disappunto del direttore sportivo, Luciano Vianello: «Verso mezzogiorno mi ha chiamato il loro direttore sportivo, Gigi Napoli, per dirmi che non riuscivano a venire perché privi di 6-7 giocatori. Credo che con un po’ di buona volontà avrebbero potuto trovare lo stesso gli elementi che gli mancavano, magari tra i giovani».
Insomma per dire che c’è modo e modo di uscire di scena da una categoria: «C’era comunque un impegno da onorare – continua Vianello – e penso che abbiano perso l’occasione di dimostrare che lo sport è anche questo. Ognuno si faccia i propri esami di coscienza. Per quanto ci riguarda abbiamo vinto meritatamente il campionato; peccato solo che oltre che a Brugine avremmo voluto festeggiare anche qua». Festa che in ogni caso si è svolta lo stesso; non più in campo, appunto, ma al bar ‘All’Orologio’ dove proprio domenica scorsa i tifosi avevano aspettato la squadra per il classico bagno di folla.
Per una stagione che comunque non è ancora finita, visto che in ballo adesso ci sono le Finali Regionali; sarà l’Arcella l’avversario dei polesani.