Rovigo, 3 marzo 2016 - Erano morti da più di dieci giorni (FOTO), ma nessuno se n’è accorto. Ad allertare le forze dell’ordine il vicino di casa, allarmato dall’odore acre dei corpi in decomposizione. E’ giallo a Guarda Veneta sulla morte di D.T. e A.T. due senzatetto di 45 anni, i cui cadaveri sono stati ritrovati, ieri pomeriggio, in un casolare di via Roma, al civico 1208. Fantasmi, dimenticati, morti nell’indifferenza. Di loro rimane ora solo il verbale di ritrovamento e nulla più.
I due uomini si erano rifugiati all’interno della vecchia struttura per difendersi dal freddo, ma da quella vecchia casa non sono più usciti. Da circa due settimane i due senzatetto, soliti a girare in bicicletta tra Guarda, Crespino e Rovigo, non erano più stati visti in giro, ma nessuno si era chiesto che fine avessero fatto.
Ad insospettirsi è stato un cittadino che risiede di via Roma, abituato a vedere i due uomini rincasare nell’edificio abbandonato che si trova a pochi metri dalla sua abitazione. «Da giorni – spiega – non li vedevo più. In un primo momento ho pensato fossero stati accolti in un luogo più sicuro, magari da qualche associazione. Mai avrei pensato ad una tragedia simile. Che orrore». E continua: «Mi trovavo in giardino e ho sentito uno strano odore provenire dal casolare abbandonato. Sembrava quasi fosse andato a fuoco qualcosa. Temendo si fosse scatenato un incendio ho allertato immediatamente i carabinieri».
Intorno alle 17, le forze dell’ordine si sono trovate davanti una scena davvero raccapricciante: all’interno del casolare, stesi sul pavimento c’erano due corpi in avanzato stato di decomposizione. A pochi metri, una stufa da cui forse era partito un principio di incendio. I due clochard, presumibilmente sono spirati probabilmente per colpa di questa stufa difettosa, ma non è escluso che a provocare la morte dei due 45enni possa essere stato anche qualcos’altro. Le indagini sono ancora in corso e proseguiranno in questi giorni, intorno ai luoghi dove i due erano soliti gravitare a bordo della loro bicicletta. Intanto, il casolare dell’orrore è stato posto sotto sequestro.
Sconvolto il paese di Guarda che vedeva sempre i due senzatetto frequentare le vie ed i bar del paese. «Tutti li salutavano – spiegano alcuni compaesani –, erano tranquilli, non hanno mai creato problemi. Avevano deciso di isolarsi dalla società, nonostante entrambi avessero dei parenti a cui appoggiarsi». A riconoscere il corpo di uno dei due, A.T. ieri è toccato ad un parente, residente a Guarda. Quest’ultimo, vedendo il corpo del fratello, morto ormai da giorni, è stato colto da un malore e assistito dai sanitari del Suem che si trovavano sul posto.
I due morti “dimenticati” ora si trovano nell’obitorio dell’ospedale di Rovigo, in attesa che qualcuno si occupi di loro e organizzi almeno un degno funerale.