Rovigo, 24 maggio 2013 - ALLE 22.30 CIRCA di mercoledì nel cielo dell’alto Polesine è stato segnalato l’avvistamento di un oggetto volante non identificato ben visibile. Non è la prima volta che accade, del resto se c’è una zona che pare vocata alle visite aliene questa è il Polesine, dove l’Usac (il centro accademico di studi ufologici) ha catalogato oltre agli avvistamenti Ufo (una trentina quelli approfonditi dagli esperti del centro) anche altri strani fenomeni: come l’Homo Saurus, un bipede dall’aspetto di rettile, corpo squamoso, che si muoverebbe tra i due principali fiumi del Polesine e i suoi affluenti.

«Il 70% degli avvistamenti — spiegano nel sito dell’Usac — riguardano luci notturne, dischi diurni, avvistamenti radar visuali del ‘primo tipo’, il 20% incontri del ‘secondo tipo’ (atterraggi di Ufo caratterizzati da impronte al suolo e tracce visibili), il 3% incontri del ‘terzo tipo’ (persone che hanno raccontato di aver visto gli alieni) e per il 7% — azzarda l’Usac — incontri del ‘quarto tipo, casi di soggetti che sarebbero entrati in contatto con esseri alieni».
 

GLI ABITANTI del Veneto, a partire dagli anni ‘60, hanno visto di tutto: velivoli a forma di ‘sigari’, navi ‘madri’, dischi di forma sferica e campanulare, aeromobili lucenti a forma di triangolo, sonde. Lendinara, Cavazzana di Lusia, Pincara, Ariano Polesine, Barbamarco, Crespino, Adria, Arqua’ Polesine, la stessa Rovigo, sono le località che contano il maggior numero di avvistamenti Ufo. Nei primi anni 2000, anche la provincia di Venezia, con Jesolo, Verona, il padovano, con Brugine, sono entrati nelle cronache i casi di navi extraterrestri viste nel cielo. C’è stato poi il caso dell’Ufo sul cielo del Vajont, tra Veneto e Friuli Venezia Giulia: un disco uguale uguale a quelli dei film di fantascienza immortalato da un videoamatore nell’estate del 2003.