Rovigo, 27 novembre 2011 - COM’È CAMBIATA la scuola italiana. E come sono cambiati anche i libri sulla scuola. Dal paradigmatico ‘Io speriamo che me la cavo’ di Marcello D’Orta del 1996 a «Per chi suona la campanella» del rodigino Ermanno Ferretti fresco di stampa (Fazi editore, euro 10) c’è un abisso nell’approccio ad una pianeta terremotato da crisi e scelte ministeriali che razionalizzano brutalmente e in questo caso è l’ironia intelligente e terapeutica a mitigare il dramma in cui sono piombati tutti gli attori sulla scena: direttori didattici, insegnanti, studenti, genitori e sindacalisti. Ma soprattutto ci sono mezzi diversi di comunicare: la differenza infatti la fa internet che sta soppiantando la carta. Ferretti, 32 anni, sul web è conosciuto come Scrip.
Ferretti, perchè questo libro che ricorda certi diari dove il protagonista si confessa a voce alta?
La sua idea è quella di scaricare sulla carta i contenuti on line?
«Credo che in Italia questo sia il primo libro costruito su contenuti che da Twitter passano sulla carta. E’ chiaro che non tutto si può scaricare con questo sistema, le frasi corte sembrano aforismi che seguono però un filo conduttore».
Da questa stesura a spot emerge una scuola malata?
«E’ una scuola che ha degli handicap che andrebbero curati. Il mio punto di vista è il precariato. Da sette anni sono precario ma la scuola la vedo anche dal banco degli studenti e non solo dalla cattedra. Il fatto è che la politica coi vari governi non è riuscita a trovare soluzioni ottimali».
La sua è una denuncia che sfocia anche nell’ironia, come se volesse servire una medicina amara addolcendola un po’. Non a caso ammette nell’introduzione di amare il primo Nanni Moretti. L’obiettivo è far discutere e riflettere?
«In effetti il mio non è un libro di denuncia nel senso classico del termine. Vuole far sorridere, diciamo presentare una situazione tragicomica. E l’obiettivo alla fine è far conoscere questa scuola ed i ragazzi di oggi».
Ha una ricetta, per questa scuola in bilico tra dramma e commedia?
«Intanto coi tagli non si va da nessuna parte e a mio avviso il problema oggi è che la scuola ha perso credibilità nella società. I professori sono pagati poco e chi ha capacità va all’estero. La scuola deve quindi ritrovare un ruolo nella società. Ad esempio c’è un un brutto clima tra chi dice che gli insegnati sono tutti incapaci e che i ragazzi non sono preparati. A forza di darsi la zappa sui piedi si finisce male».
Per chi suona la campanella è un trattato di filosofia in pillole ad uso quotidiano frutto dell’ingegno di un professore di filosofia precario di liceo.
Ermanno Ferretti si è fatto conoscere sul social network Twitter con il nome Scrip raccontando in 140 caratteri la sua vita di insegnante, dalle disavventure del precariato agli strafalcioni degli studenti, dai problemi reali della scuola a spunti per una nuova didattica. Ha vinto il premio di “Twitter più simpatico dell’anno” ai Twitter Awards 2010 ed è finalista nella stessa categoria nell’edizione del 2011.
«Se il mondo deve proprio finire come dicono i Maya, spero almeno che sia prima di un Collegio docenti».
L’estate sta finendo; Si sta come d’autunno; L’inverno del nostro scontento; Aprile è il mese più crudele; E la chiamano estate: questi i capitoli in cui è suddiviso il libro, un insieme di aforismi, battute, citazioni, commenti sull’Italia odierna: dalla scuola alla politica, dalla religione al costume.
Pensieri in libertà di un giovane professore precario ma marito e padre a tempo indeterminato.
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