Rovigo, 14 aprile 2016 - L’avvicendamento sulla panchina del Milan voluta dal presidente Silvio Berlusconi, Cristian Brocchi al posto di Sinisa Mihajlovic, anche se ancora non è stato digerito dalla maggior parte dei tifosi rossoneri certamente ha portato un po’ di fortuna al mondo del calcio polesano. Tra i collaboratori più stretti del neo tecnico milanista c’è infatti Simone Baldo, classe 1969 e castelmassese a denominazione d’origine controllata.
Una carriera da calciatore iniziata nelle giovanili e poi nella Primavera del Milan (allenatore Valdinoci), alle porte della prima squadra nelle stagioni 1986 – 87 e 1987 – 88 assieme a compagni di squadra come Mannari, Nava, Porrini, Verga, Lantignotti, Cappellini e Pessotto. Diverse le presenze in amichevole con la prima squadra allenata da Arrigo Sacchi, grazie al quale ha potuto respirare la rivoluzione del calcio. Ha lasciato poi il rossonero per una carriera tra i professionisti in C1 e C2 che lo ha visto protagonista soprattutto a Pavia, con puntate a Giarre, Padova e Livorno.
Scarpette bullonate appese al chiodo dopo l’ultimo campionato giocato a Verbania, campionato nazionale dilettanti, Baldo ha intrapreso quasi immediatamente la carriera da allenatore e dopo un buon rodaggio in provincia è approdato alla corte di Berlusconi nel 2010, settore giovanile, dal Sant’Alessio, formazione di buone livello della provincia pavese.
Centrocampista di talento, Simone Baldo non ha perso i contatti con il paese d’origine, Castelmassa, e i tanti messaggi di auguri per la nuova avventura ne sono la testimonianza tangibile. In molti se lo ricordano giovane e spensierato alle feste sull’isola in mezzo al Po, fra grigliate e fiumi di birra.
Baldo al Milan ha ufficialmente l’incarico di «collaboratore tecnico», il tattico, insieme a lui il vice Alessandro Lazzarini e l’altro collaboratore con responsabilità tecnico video-analisi Andrea Pecciarini, l’unico dello staff di Mihajlovic ancora al lavoro a Milanello è il preparatore dei portieri Alfredo Magni. Tutto nuovo quindi in casa Milan, è facile immaginare la felicità di Baldo quando la società gli ha comunicato la «promozione» in prima squadra. Il giovane tecnico di Castelmassa, pavese d’adozione, entra a pieno titolo nel calcio che conta e il cammino è appena cominciato.
A 47 anni, in fondo, può iniziare una nuova vita, ideale proseguimento di quella vissuta fino a questo momento ma ancora, senza ombra di dubbio, in costante positivo divenire.