San Marino, 16 giugno 2016 - Presto nella sede della scuola superiore di San Marino ci sarà un distributore automatico di profilattici. La richiesta ai Capitani Reggenti era arrivata dai cittadini il primo giorno di aprile e ieri l’Istanza d’Arengo è stata discussa e accolta in Consiglio grande e generale. Istanza numero 18, per la precisione, «per l’installazione – recita – su tutto il territorio, e in particolare nelle sedi delle scuole secondarie superiori, di distributori automatici di profilattici». Accolta con 23 voti a favore, 15 contrari e un astenuto.
A presentarla in Aula è stato il segretario di Stato all’Istruzione, Giuseppe Morganti. «La scuola secondaria superiore – ha detto non nascondendo le sue perplessità – ha una sola sede ed è vicina alla farmacia. Non credo ci sia un’esigenza specifica, diversamente da territori più ampi. Se c’è invece esigenza di una locazione più riservata per l’acquisto, allora questa può essere un’esigenza reale. Ma sinceramente non prenderei una posizione su questo frangente».
Non prende posizione il ministro Morganti, la prendono eccome alcuni esponenti della minoranza. Tutti favorevoli. A partire da Luca Santolini di Civico 10. «Siamo favorevoli, anzi molto favorevoli, – attacca – a questa istanza. Il segretario ha sottolineato come la farmacia sia immediatamente vicina alla scuola superiore, però un conto è un distributore automatico che garantisce una certa riservatezza, un conto è entrare in farmacia. Ma l’istanza non si limita all’installazione dei distributori nelle scuole superiori, ma li chiede su tutto il territorio. A volte si crede che avere a vista un distributore di preservativi incentivi i ragazzi a fare sesso con chiunque passi per strada, credo invece sia il contrario».
Che fine abbia fatto il distributore posizionato a Borgo Maggiore se lo chiede, dopo aver dato il proprio ‘sì’ all’istanza, Francesca Michelotti di Sinistra Unita. «A Borgo è stato rimosso e qualcuno sostiene che questo sia accaduto perché l’immobile è di proprietà della Curia. Questo io non lo so, anche se mi chiedo che fine abbia fatto». Una voce fuori dal coro è quella di Manuel Ciavatta della Democrazia cristiana. «Non credo lo Stato debba dare distributori di profilattici nelle scuole, ma visto che sono venduti in farmacie e supermercati, che ci siano distributori fuori dalle farmacie è comprensibile – sostiene – Mi fa specie che sia stato richiesto dentro le scuole e che lo abbia fatto un insegnante, vorrei sentire invece i ragazzi».