Rimini, 24 marzo 2016 – Aree del lungomare, piazzette, giardini e immobili. In tutto 21 beni demaniali che il Comune di Rimini chiede di acquisire a titolo gratuito dallo Stato grazie al decreto Milleproroghe.
Molte delle aree richieste ci sono «quelle più qualificate per il respiro strategico che rivestono nel progetto di sviluppo della città – spiega l’assessore al Bilancio, Gian Luca Brasini – L’importante è che la città torna proprietaria di aree pubbliche. Così si può pensare seriamente alla realizzazione del Parco del Mare».
Nel dettaglio sono le aree di Marina Centro, comprese tra viale Cristoforo Colombo, Lungomare Tintori, Largo Boscovich. Marina Centro ma anche le aree dell’ex torrente Ausa su cui, da piazzale John Fitzgerald Kennedy alla circonvallazione, corre l’asta verde dei parchi cittadini e l’anello Verde, o il tracciato dell’ex ferrovia Rimini-San Marino, da via Pascoli al confine di stato con la Repubblica di San Marino.
Nell’elenco ci sono le aree in fregio al lungomare Spadazzi a Miramare; l’area dell’istituto Alberghiero di viale Regina Margherita; una porzione di via Vincenzo Gioberti; un terreno lungo la via Flaminia; il fabbricato McDonald’s sito lungomare Tintori; l’area di corte e sedime dell’ex colonia Enel in viale Regina Margherita; l’area del Tiro a Segno di via Montescudo; i giardini di via Dati e la piazzetta nei pressi del porto canale a Viserba; la piazza della Balena in viale Ortigara; il marciapiede lato mare del lungomare di via Toscanelli e di via dati a Rivabella; l’area golenare del fiume Marecchia su cui sorge l’impianto di baseball a Rimini; una porzione stradale di viale Principe di Piemonte, le aree e i fabbricati dell’ex Stazione Rimini–San Marino in viale Pascoli; il marciapiede pedonale dell’area di piazzale Benedetto Croce; il fabbricato del ristorante Thomas al civico 15 del lungomare Giuseppe di Vittorio.