
Guerlin Butungu con gli agenti
Rimini, 5 ottobre 2017 - «So, perché me lo ha detto lui, che nel suo Paese, il Congo, Guerlin aveva ucciso tante persone e per quel motivo era andato via». A raccontarlo è il minorenne nigeriano, nel corso della sua confessione agli investigatori della Squadra mobile. Un interrogatorio dove, a differenza degli altri tre complici che continuano a giocare allo scaricabarile, il ragazzino non ha mai cercato di tirarsi fuori dall’orrore che hanno consumato la notte del 26 agosto, ammettendo che tutti hanno fatto tutto. E gli stessi inquirenti sono convinti che il suo racconto sia quello che più si...