Rimini, 10 dicembre 2013 - L’ARTROSI le provocava forti dolori. Dolori che, a un certo punto, non deve più essere riuscita a sopporta e così si è tolta la vita.
E’ una vicenda che fa molto pensare quella di questa donna di 94 anni, residente nel Riminese, che ha deciso di dire basta togliendosi la vita attraverso l’ingestione di acido muriatico.
La signora viva da sola, essendo autonoma e i familiari si recavano ogni giorno a trovarla. Sono state proprio le figlie, giunte nel primo pomeriggio di domenica a trovarla riversa sul divano di casa, con il flacone del terribile acido a terra, vicino a lei.
E’ stato subito avvisato il 118 che ha immediatamente portato l’anziana in Pronto soccorso, ma i danno provocati dall’acido si sono rivelati letali e la donna è deceduta in serata. Sul posto è intervenuta anche la polizia che ha sequestrato il flacone di acido. Sono state le figlie a riferire che la madre era afflitti da terribili dolori artrici e che aveva affermato di non voler più vivere assediata dal dolore, anche se prima di quell’estremo gesto non c’erano state avvisaglie di un tale, tragico, epilogo. I familiari hanno detto che la madre faceva una terapia contro il dolore.
«Non risulta essere tra i nostri pazienti — afferma Davide Tassinari, primario dell’Oncologie e della Terapia antalgica dell’ospedale di Rimini —. Probabilmente seguiva una terapia data dal suo medico, come spesso accade negli anziani». Evidentemente la donna non riusciva però a provare sollievo.
«Il trattamento del dolore, per quanto ci riguarda — prosegue il primario — è qualcosa che deve eseguito sempre: sia nel caso di un neonato che di un grande anziano».
Monica Raschi
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