Rimini, 26 novembre 2013 - Niente da fare per Aeradria. Il tribunale ha decretato oggi il fallimento della società di gestione dell'aeroporto 'Fellini' di Rimini. Una scelta sofferta, arrivata a sorpresa quando molti (compresi i vertici di Aeradria) pensavano che dai giudici sarebbe arrivato il semaforo verde.

I giudici hanno già nominato un curatore fallimentare: è Renato Santini, lo stesso professionista che era stato già scelto come commissario per Aeradria per il piano di concordato, ora definitivamente respinto, e con la sua relazione negativa aveva inguaiato la società.

Il tribunale ha anche deciso che l'attività del 'Fellini' dovrà andare avanti, in esercizio provvisorio, per evitare allo scalo riminese di perdere la concessione rilasciata dell'Enac.

 

Gnassi: "Si aprono scenari molto preoccupanti"

“Ogni commento a caldo può essere fuori luogo”, dice stasera il sindaco di Rimini Andrea Gnassi dopo il fallimento della società Aeradria, la spa di gestione dell’aeroporto “Fellini”, decretato oggi dal Tribunale. “Ad oggi - riporta il sindaco Pd in una nota - il fallimento è un fatto che apre scenari molto preoccupanti: non consente ai lavoratori di avere certezza del posti di lavoro, non consente alla struttura aeroportuale di avere le condizioni per avere una programmazione tale da garantire l’indotto economico, non consente ai creditori la stessa soddisfazione che avevano auspicato accettando e proponendo il piano”.

Il sindaco, che risulta sua volta indagato nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla procura della Repubblica di Rimini, che aveva chiesto da tempo il fallimento, ricorda che “l’intera comunità riminese, dai singoli cittadini alle categorie economiche e sociali, aveva visto nel nuovo piano economico proposto dalla societa’, dai creditori stessi, da Carim, banche locali e privati, e condiviso dai lavoratori che hanno accettato sacrifici, la premessa per il rilancio dell’aeroporto e la condizione per tutelare un’economia diretta e indiretta di centinaia di milioni di euro, oltre che gli stessi posti di lavoro e gli interessi dei creditori”. Ovviamente, continua Gnassi, “il dispositivo della sentenza va valutato in tutti gli aspetti, da quelli giuridici a quelli che prospettano una continuita’ dell’operativita’”. E questo perché, conclude il sindaco, “tutti i soggetti coinvolti e l’amministrazione comunale possano valutare le azioni da intraprendere per la difesa e il rilancio dell’aeroporto”.