Rimini, 24 agosto 2013 - ORDINE PUBBLICO: dopo il duro intervento del segretario provinciale del sindacato di polizia Siulp, Monica Staurenghi, che all’arrivo al Meeting del vicepremier Alfano e del ministro Cancellieri aveva polemizzato sulla necessità di mantenere rinforzi più a lungo rispetto al 24 agosto (oggi se ne va il grosso dei 70 poliziotti ‘estivi’), ora attacca il segretario generale Siulp, Felice Romano.
«La situazione dell’ordine e della sicurezza pubblica oggi sul litorale romagnolo ed in particolare a Rimini — tuona Romano — è tale che non ci possono essere tentennamenti perché in gioco c’è la sicurezza dei cittadini e il vivere ordinato di quella provincia».
Il sindacato di polizia afferma che la sicurezza di circa due milioni di turisti sulla costa riminese, «da sempre è stata una vera è propria attrattiva per la criminalità oltre che per il fenomeno dell’abusivismo e dei cosiddetti vu’ cumprà».
A questa emergenza — prosegue Romano — «pur comprendendo le difficoltà per le carenze di organico, non si può rispondere con un taglio del 50% delle forze impiegate fino a qualche anno fa e con la riduzione del periodo nel quale vengono impiegati i rinforzi a disposizione della Questura di Rimini». Che fare dunque? «Basterebbe — la ricetta di Romano — tagliare il 30-40% degli uomini impiegati nelle scorte ai politici e agli alti papaveri che oggi sono solo uno status symbol soprattutto nel periodo delle vacanze e, utilizzare questi uomini per garantire la sicurezza dei cittadini riminesi e dei turisti che approdano su quelle coste».
Il segretario generale del Siulp chiede in una nota al Ministro Alfano e al Capo della Polizia Pansa di «prorogare i rinforzi per garantire la sicurezza sulle coste riminesi che oggi, oltre ad essere ridotte al lumicino, verranno anche sospesi a partire dal 24 agosto mentre, in passato, quando le unità rinforzo erano oltre 350, il periodo di aggregazione cessava dopo il 15 di settembre». Per questo, prosegue Romano, si chiede al Ministro Alfano di dare un «segnale chiaro e positivo per la sicurezza della collettività». Appunto ridurre le scorte ai politici «utilizzate come status symbol» inviando «questi uomini a rinforzo di Rimini e delle altre località turistiche che hanno subito la stessa riduzione con grave rischio sulla sicurezza». Basta un «piccolo cenno di buona volontà — conclude il sindacato di polizia — per rispondere al grido di allarme lanciato dall’autorità di pubblica sicurezza politica e tecnica di Rimini e di tutti gli ospiti che si trovano su quel territorio». «Ora ad Alfano la scelta di dimostrare se vuole garantire i soliti noti o la sicurezza dei territori e dei cittadini». Piccolo avviso finale: «Il Siulp vigilerà e agirà di conseguenza».
Mario Gradara
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