Rimini, 22 febbraio 2013 - Piu’ arrivi e meno presenze, meno mercato nazionale e piu’ estero con un +17,5% di pernottamenti dei russi, bene l’entroterra. Ci sono luci e ombre nella stagione turistica 2012 nel Riminese, emerge oggi dal report statistico della Provincia in linea con i programmi Istat.
Il 2012 si chiude con un +1,8% nel numero di turisti e un -1,6% nel numero di notti trascorse. Se il 2011 si era concluso con un +4,6% nei turisti e un +4,3% nelle notti, quello attuale e’ un risultato secondo la Provincia “nettamente migliore rispetto al quadro” nazionale, per il quale nel 2012, nel solo segmento alberghiero, si sono persi 7.000.000 di pernottamenti e si sono registrati un calo del 10% nei fatturati (dato Federalberghi) e un calo della domanda interna pari al -5,4%.
La crisi rimane tutta e “mostra i suoi effetti nei comportamenti d’acquisto da parte dei turisti, ma non nell’appeal e nella competitivita’ della riviera di Rimini che rimane elevata, con quasi 16 milioni di pernottamenti annuali”, continua l’ente di corso d’Augusto. I dati evidenziano una maggiore difficolta’ nella domanda nazionale (+0,1 i turisti e -3,8 le notti) e per il segmento alberghiero (-2,2% nei pernottamenti alberghieri, ad eccezione delle residenza turistico-alberghiere che crescono dello 0,8%), mentre ottime performance si registrano nella domanda estera (+8,2% i turisti stranieri, +5,7% i pernottamenti) e per l’extra-alberghiero (+7,2%, campeggi e case per vacanze, principalmente). I dati 2012 della Provincia di Rimini evidenziano mesi primaverili positivi, con un +4,7% di notti in marzo, un +5,3% in aprile e un +2,1% in maggio.
I segni della crisi, soprattutto in Italia, si riscontrano nei mesi estivi: tiene agosto (-1,4% di notti ma +2,9% di turisti), difficolta’ in luglio (-2,4% di notti, nonostante l’ottimo risultato del weekend de La Notte Rosa, che ha chiuso con un + 5,6% pernottamenti rispetto all’edizione 2011), negativo giugno con un -4,9%, dove gli effetti del terremoto si sono fatti sentire, non male settembre (+4,5% turisti e +0,2% notti) con un risultato determinato dallo spostamento a meta’ settembre del MotoGp (+24,3% di pernottamenti rispetto allo stesso weekend del 2011). Positivo l’autunno/inverno 2012, con un +0,2% in ottobre, +8,2 e +6,3% di pernottamenti, rispettivamente, a novembre e dicembre. Difficolta’ invece nei primi mesi dell’anno, con un -8,6% pernottamenti in gennaio e un -12,5% in febbraio, dove ha pesato l’affanno del turismo congressuale e d’affari. Male il mercato interno: Lombardia -2,1% di pernottamenti, Piemonte -1,5%, Veneto -7,1%, -8,4% dalle altre regioni italiane; unica eccezione e’ il dato dell’Emilia Romagna, che registra un +4,1%.
La percentuale di domanda estera rispetto al totale sale invece dal 23% del 2011 al 25,1% del 2012. Cresce la Russia con un +17,5% nei pernottamenti ma ci sono buoni risultati su tutti i mercati esteri. Nel 2012 i pernottamenti dalla Russia hanno raggiunto le 894.000 unita’: i russi raggiungono la riviera prevalentemente in aereo (78,6%), ma anche in autobus (12,6%) e in auto (5,9%), e sono soprattutto giovani (il 56,7% dei turisti russi ha meno di 40 anni). I turisti tedeschi hanno registrato invece 760.000 pernottamenti, pari al +5,5% dopo il +8,6% del 2011.
Bene anche l’entroterra tra “Malatesta e Montefeltro”: + 2,8% i pernottamenti, in controtendenza rispetto al dato della riviera, con una crescita fortissima sul mercato estero (+15,8%). L’assessore provinciale al Turismo, Fabio Galli, oggi in conferenza stampa segnala la riduzione delle notti trascorse dai turisti per via della crisi e commenta: “La performance significativa della riviera di Rimini si deve, nel 2012, alla crescita degli stranieri che ‘pesano’ sul risultato complessivo per il 23% di arrivi e il 25% di presenze; numeri mai fatti registrare nell’ultimo decennio. In questo, il boom della presenza russa (oltre il 5,5% del valore totale) dipinge meglio di ogni considerazione- sottolinea l’assessore- l’importanza dello scalo aeroportuale”. Il ritorno in massa degli stranieri spiega anche la crescita dell’entroterra, ormai vicinissimo alla soglia delle 200 mila presenza annue che rappresenta il raddoppio secco delle stesse dal 2008.
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