Rimini, 18 luglio 2012 –  UN RISARCIMENTO milionario, quello versato da Costa Crociere alla famiglia di Williams e Dayana Arlotti, le vittime riminesi nel naufragio della ‘Concordia’, avvenuto il 13 gennaio all’isola del Giglio. I soldi sono stati versati nei giorni scorsi, ma l’entità della cifra, sicuramente a sei zeri, è rigorosamente top secret. La riservatezza sull’indennizzo è una delle condizioni messa dalla compagnia, oltra a quella di ritirarsi dal processo penale come parti civili. Sabato a Grosseto si aprirà, e subito verrà rinviata, la seconda udienza dell’incidente probatorio. Risarcita anche la compagna di Williams, Michela Maroncelli, considerata convivente di fatto, e il nuovo compagno della mamma della piccola. Costa avrebbe già indennizzato anche i familiari delle altre vittime della tragedia, tranne quelli dei due morti che non sono ancora stati trovati.
 

UNA trattativa chiusa davvero a tempo di record, con «grande soddisfazione» dei due avvocati che rappresentano i familiari dei morti riminesi, Torquato Tristani e Davide Veschi. Quanto i legali abbiano ‘trattato’, non si sa, ma pare di capire che Costa Crociere abbia firmato l’assegno senza discutere troppo. «Siamo vincolati al segreto — dice l’avvocato Tristani che rappresenta la famiglia Arlotti e Michela — ma posso dire che il risarcimento è stato molto soddisfacente ed equo per tutte le parti. Un assegno ‘importante’, quello versato dalla Compagnia, e certo non pensavamo di chiudere in tempi così brevi. Il fatto che sia accaduto è merito di Costa Crociere. Sono stati molto disponibili, all’inizio in termini di vicinanza e solidarietà, e ora con il risarcimento. Non possiamo fare altro che esprimere la nostra soddisfazione, e nei confronti della Compagnia possiamo avere solo apprezzamento».

Stessa cosa che per l’avvocato Veschi, legale della mamma di Dayana, Susy Albertini. «L’accordo è molto soddisfacente, anche se trattandosi di una tragedia di queste proporzione, non si può dire di essere felici. E’ vero che la Costa è stata molto disponibile, e anche a nome della mamma di Dayana esprimo il ringraziamento per la disponibilità che hanno avuto. Certo, il dolore per la perdita della figlia non è risarcibile, e resterà per sempre. Ma avere chiuso in questo modo la vicenda giudiziaria, sicuramente aiuterà la signora Albertini a voltare pagina, dopo questi mesi terribili, e ad andare avanti.
 

«L’ACCORDO non ci interessava più di tanto — commenta invece la cugina di Williams, Sabrina Ottaviani — il risarcimento non potrà mettere la parola fine a questa vicenda, perchè nessuno ci potrà mai restituire i nostri cari. Spero soltanto che ora il padre di Williams riesca a trovare un po’ di pace. Da quando è avvenuta la tragedia, vive in uno stato di profonda prostrazione».
 

IL NAUFRAGIO della Costa Concordia era avvenuto poco più di sei mesi fa, precisamente il 13 gennaio. Dopo aver urtato uno scoglio, la nave della compagnia americana si incagliò a pochi metri dalla riva. Williams, Dayana e Michela Maroncelli erano sul ponte 4 al momento dell’impatto: solo la ragazza riuscì a mettersi in salvo, mentre padre e figlia furono inghiottiti dall’acqua che stava sommergendo la nave. La speranza di trovarli vivi durò lo spazio di pochi giorni e solo il 22 febbraio i sommozzatori dei Vigili del fuoco recuperarono i corpi delle due vittime riminesi. Erano uno accanto all’altro. E così rimarranno per sempre, sepolti al cimitero di Rimini.
 

Filippo Graziosi
Alessandra Nanni