Rimini, 9 giugno 2012 - Si annidano sul web gli sciacalli del turismo. Quelli evocati dal sindaco Gnassi e dall’assessore regionale Melucci. Quelli che cavalcano la paura del terremoto in Emilia per sottrarre clienti. “La riviera romagnola è messa completamente in ginocchio — si legge su amanteaonline.it, sito promozionale di un piccolo paese calabrese — Diversi i danni in tutto il territorio. Tutti coloro che hanno prenotato una vacanza, con molta probabilità stanno disdicendo la propria permanenza. L’Emilia Romagna non potrà partecipare alla competizione estiva, le scosse potrebbero durare anni per cui è consigliabile andare verso altre mete per non rischiare di imbattervi in un altro terremoto”.

E lo staff del sito ha anche già pronta l’alternativa. "Ambita e sicura e senza dubbio la Calabria. Noi vi consigliamo la città di Amantea". Un articolo, corredato da una foto di una casa emiliana distrutta, che ha scatenato la reazione di albergatori e politici. L’assessore provinciale al Turismo ha denunciato questo colpo basso in una lettera aperta al ministro Piero Gnudi.

“Mi rivolgo direttamente a lei — scrive Fabio Galli — per esprimere l’enorme preoccupazione per episodi che, se non adeguatamente monitorata, possono provocare un grave danno al turismo romagnolo e in generale italiano. La tragedia del terremoto ha messo in evidenza un’Italia dal cuore grande e solidale, ma anche fatto emergere un minoritario ‘lato oscuro’ che non esito definire rivoltante”. Galli allega anche parte dell’articolo incriminato, prima di chiedere un intervento tempestivo al ministro.

“Per tutto questo, signor Ministro, e per il fatto che Lei, solo pochi giorni fa, è venuto a Rimini pronunciando parole chiare e inequivocabili sull’argomento, chiedo se sia opportuno mettere formalmente a parte del problema tutti gli assessori regionali al Turismo, affinché ognuno si faccia parte attiva sui territori di competenza per sensibilizzare e evitare che accadano simili fatti la cui principale ‘vittima’ è l’Italia”.

Sdegnata anche la presa di posizione del sindaco Gnassi. “La riviera è colpita da speculazioni da parte di tour operator internazionali, tentando di alimentare la piscosi”. Pronta la risposta anche da parte di Promozione alberghiera. “Insieme con Apt Abbiamo inviato subito una diffida al sito — spiega il presidente Antonio Carasso — per togliere subito quell’articolo, altrimenti passeremo alle vie legali”. E ieri pomeriggio da amanteaonline.it i ‘consigli’ di viaggio sono spariti. Per gli sciacalli non c’è posto.


di Filippo Graziosi