Rimini, 27 novembre 2011 - Per la prima volta, lucciole e clienti si sono visti consegnare l’altra notte dai poliziotti le ‘schedine’ preparate dalla Guardia di finanza, nell’ambito della guerra alla prostituzione. Un piccolo questionario dove viene chiesto alle due ‘parti in causa’ i dati anagrafici, e alle ragazze anche il domicilio e se sono in possesso di un regolare contratto d’affitto. Gli agenti della questura, si sono naturalmente trovati di fronte a non poche resistenze.

L’opera di disturbo delle forze dell’ordine sui marciapiedi a luci rosse, si consuma ormai quasi ogni sera. Quella di venerdì però ha visto inaugurare la ‘svolta’ della famigerata schedina. I poliziotti, quattro pattuglie in tutto, hanno setacciato soprattutto via Flaminia, via Dardanelli, viale Regina Margherita e la zona sud della Statale 16. Hanno identificato 15 prostitute, denunciandone sei per inottemperanza al foglio di via. A cinque di queste, gli agenti hanno girato anche il questionario, trovandole però tutt’altro che impreparate. Le ragazze, per la maggior parte romene, hanno mostrato di avere già consultato l’avvocato, e qualche grana l’hanno piantata.

Non hanno potuto però rifiutarsi di dare nome, cognome e indirizzo. Molte di loro vivono nei residence della riviera, e quello delle schedine sarà per le forze dell’ordine un utilissimo censimento. Perchè il passo successivo, fanno intendere, sarà proprio quello di andare a bussare alla porta degli appartamenti che durante l’inverno si riempiono di lucciole. Una scocciatura anche e soprattutto per i gestori che dovranno esibire schedine e quant’altro. Rischiando seriamente di finire anche nella ‘lista’ delle Fiamme Gialle per una verifica fiscale. Meno disinvolti delle giovani lucciole, i clienti sono invece impalliditi quando hanno capito che il questionario poteva avere per loro conseguenze parecchio imbarazzanti. A parte il 50enne sammarinese con il suv, che vive al riparo in Repubblica, gli altri hanno invocato chi i propri diritti rifiutandosi di compilarlo, chi la famiglia, supplicando di non rovinarli. Indifferente, invece, l’80enne pesarese che data l’età non si è scomposto più di tanto.

Solo nell’ultima settimana, gli agenti della questura hanno identificato oltre 40 prostitute, 23 delle quali sono state denunciate per avere, come al solito, buttato nel cestino il foglio di via emesso dal questore. Ma nonostante i continui blitz sulle strade colonizzate dalle ragazze venute dall’Est, gli arrivi sembrano non fermarsi. Un serbatorio inesauribile è soprattutto la Romania, e il fatto di essere comunitarie dà alle giovani donne un potere difficile da contrastare. Di qui l’idea di rivisitare l’ordinanza-Ravaioli bocciata dalla Corte Costituzionale, inserendo quei limiti di spazio e di tempo che la Consulta aveva messo come condizioni indispensabili. Oltre a quella di una situazione di emergenza che va a compromettere l’ordine pubblico. L’ordinanza è pronta e gli ‘addetti ai lavori’ hanno dato il via libera due giorni fa, nel corso del comitato convocato dal prefetto di Rimini, Vittorio Saladino. Non resta quindi che la firma del sindaco, Andrea Gnassi, per renderla operativa.