Rimini, 22 novembre 2011 - "Un mese. Non pare possibile, io ancora non ci credo. Ancora immagino vederti lì sulla griglia di partenza la prossima stagione, pronto a dar di gas e farci vedere delle belle bagarre con Vale. Ci manchi Sic, ci manchi tantissimo angelo spettinato" (Simona).

Messaggi come questi, tantissimi, sono firmati dagli amici di Marco Simoncelli e circolano sul web ancora oggi, un mese dopo la morte del campione della MotoGp. Ce ne sono sul nostro sito, su Facebook, su Twitter, sui siti dedicati a SuperSic. Ce ne sono a Coriano, quel paesino della Romagna di diecimila abitanti che presto gli dedicherà un monumento e il palazzetto dello sport. Ce ne sono ovunque si respiri l'aria di una pista e si ascolti il rombo di un motore.

"Diobò Sic, che il mio casino giornaliero per te ti arrivi forte! Vai mitico guerriero, dai gas, ti stiamo dietro!" (Irene).

Ciò che risalta di più agli occhi è la commozione che pervade questi messaggi, la pienezza di sentimenti, il nodo in gola che i fan di Marco, che ci piace chiamare 'amici', non riescono proprio a mandare giù. Ed ecco allora che per provare a fermare quell'inevitabile lacrima che fuoriesce dagli occhi questi amici si ritrovano ogni giorno a parlare di Marco e con Marco, per tenere vivo il suo ricordo, convinti che Marco sia li ad ascoltarli e a 'sgasare' insieme a loro con la sua chioma scapigliata.

"Sic quando passi da qui, portami la tua prima coppa che hai vinto lassù. La metterò in camerina sulla mensola ed ogni volta che la guarderò penserò a te" (Mone).

Domani saranno passati trenta giorni da quell'orrendo 23 ottobre. I primi trenta senza il 58 più amato d'Italia.

"Diobò Sic. Ci Manchi un casino. Ciao campione" (Enea).