Rimini, 22 settembre 2010 - Monica Anelli si è difesa dallo zio assassino, anche se non è riuscita a sfuggire alla sua furia. L’autopsia effettuata sul corpo dell’ex ingegnere, Stefano Anelli, ha rivelato graffi di unghie sulla mano. E’ stata sua nipote a farglieli, sperando in qualche modo di fermare i colpi. L’esame autoptico, effettuato dal professor Giuseppe Fortuni, ha confermato che l’uomo si è ucciso con il fucile rudimentale che aveva costruito lui stesso e che è morto tra le 15 e le 16 del pomeriggio, mentre Monica è stata uccisa intorno alle nove del mattino. Gli inquirenti non sembrano avere dubbi sul fatto che lo zio la stesse aspettando sul pianerottolo, pronto a mettere in atto il piano omicida.
I funerali dell’avvocato si svolgeranno domani mattina, alle 9,30, nella Chiesa di Viserba mare, e verrà sepolta nel cimitero monumentale. Oggi, si terranno invece quelli di Stefano Anelli che sembra si fosse convertito alla Chiesa Ortodossa. Intanto tutti parlano della doppia identità del killer della balestra: sulla rete si trovano gli scritti farneticanti da lui firmati con lo pseudonimo di John Kleeves. Libri che hanno un comune denominatore: l’attacco duro e radicale contro gli Usa, accusati di ogni nefandezza. Alcuni di questi libri sono anche stati pubblicati da editori locali, con introduzioni di noti autori e opinionisti, riscuotendo, sul web, anche un discreto seguito; spaziava dai dubbi sull’attentato alle torri gemelle ai sospetti sull’indottrinamento di Hollywood.
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