San Marino, 8 maggio 2010. Un 'convoglio' di cinque mezzi dell'Esercito italiano ha sconfinato per errore nel territorio della Repubblica di San Marino, e ne è nata una sorta di 'caso diplomatico'. La Gendarmeria del Titano e li ha riaccompagnati al confine di Stato. Ma il segretario agli Esteri Antonella Mularoni ha già annunciato che invierà una nuova nota di protesta all'Ambasciata d'Italia.

Già il 25 marzo un furgone della Guardia di Finanza era entrato per errore nella Repubblica, ed era stato fermato.


Stamattina alle 11.20
, secondo quanto reso noto dalla Gendarmeria, è stato segnalato l'ingresso in territorio sanmarinese (al confine di Stato di Dogana) di alcuni veicoli dell'Esercito italiano. Il convoglio è stato intercettato sulla superstrada in via Cinque Febbraio all'altezza di Fiorina. Il gruppo di veicoli era formato da cinque mezzi marca Iveco, mod. Vm-90 su cui viaggiavano circa trenta militari in uniforme, del Reparto Lagunari 'La serenissima' di Venezia.

Hanno spiegato che si dovevano recare al poligono militare di Carpegna e il Gps in dotazione aveva indicato loro la strada che stavano percorrendo, senza evidenziare il confine di Stato sammarinese. Dopo aver percorso alcuni chilometri lungo la superstrada, hanno notato dei cartelli con l'indicazione del centro storico di San Marino e hanno immediatamente invertito il senso di marcia.

Dopo aver esaurito la procedura degli accertamenti, il convoglio è stato scortato da due pattuglie della Gendarmeria fino al confine di Stato di Galazzano, ed è stato lasciato alle 12.40. ‘’Prendo atto della buona fede - ha dichiarato il segretario agli esteri Antonella Mularoni - ma mi auguro sia l’ultimo episodio, dal momento che anche i corpi militari italiani devono avere le adeguate disposizioni e sapere che si tratta dello sconfinamento in territorio straniero’’