Grazia Buscaglia e Manuel Spadazzi
Cronaca

Bufera sulla Carim. Dai politici agli imprenditori: ecco i ventisei indagati eccellenti

Nel cda c’era il ‘salotto buono’ della provincia

Banca Carim (foto PasqualeBove, Petrangeli)

Banca Carim (foto PasqualeBove, Petrangeli)

Rimini, 20 febbraio 2015 - I nomi sono pesanti, pesantissimi. Quanto e più, in certi casi, di quelli coinvolti nell’inchiesta di Aeradria. A Giuliano Ioni, commercialista, per anni presidente di Carim, ad Alberto Martini ex direttore generale dell’istituto bancario e ad Claudio Grossi, vice direttore generale della banca, l’accusa più pesante, di associazione a delinquere finalizzata a reati societari «perchè costituivano un’organizzazione criminale operante all’interno della banca». Secondo l’avviso di conclusione indagini Ioni, Grossi e Martini, a seconda dei loro ruoli, «partecipavano attivamente al processo di concessione e revisione di linee di credito e, nonostante l’esito dell’attività ispettiva di Bankitalia indicavano in bilancio utili inconsistenti che venivano successivamente ed illegalmente distribuiti ad azionisti e consentivano l’indebita restituzione dei conferimenti a favore di alcuni soci». Ioni, Martini e Grossi sono anche indagati insieme a Mauro Gardenghi, Franco Paesani, Raffaele Mussoni, Ulderico Vicini, Fabio Bonori, Roberto Ferrari, Mauro Ioli, Vincenzo Leardini, Gianfranco Vanzini, Bruno Piccioni, Marcello Pagliacci e Luciano Liuzzi per concorso in false comunicazioni sociali in quanto «nel bilancio chiuso il 31 dicembre 2009 esponevano fatti materiali non rsipondenti e cagionavano così un danno patrimoniale non inferiore all’importo di 18 milioni».

Sempre Ioni, Grossi e Martini sono indagati con Bruno Vernocchi, Gianluca Spigolon Fabio Bonori, Vincenzo Leardini, Giancarlo Mantellato, Franco Paesani, Attilio Battarra, Alduino Di Angelo, Claudio Semprini Cesari, Marcello Pagliacci Giuseppe Farneti e Massimo Conti e Paolo Salvetti (deceduto), sempre per false comunicazioni sociali per il resoconto di bilancio del primo semestre 2010 che non corrispondeva al vero. Quest’ultimo gruppo, insieme agli ispettori di Bankitalia Piernicola Carollo e Riccardo Sora è anche indagato per indebita restituzione di conferimenti in corso.

Ed i nomi degli indagati parlano già da sè. Luciano Liuzzi è stato presidente della Cbr, la Cooperativa braccianti di Rimini, Mauro Gardenghi è da anni il segretario generale della Confartigianato mentre Franco Paesani è presidente di Confagricoltura. Raffaele Mussoni, ingegnere, è un noto imprenditore del settore edile, ed è stato presidente del collegio dei costruttori. Vincenzo Leardini è un albergatore e imprenditore di Riccione. Fabio Bonori è l’amministratore dell’azienda di famiglia, importante impresa del settore ferramenta. Ulderico Vicini è ingegnere e proprietario di alcuni alberghi. Roberto Ferrari è uno degli avvocati più noti del foro riminese, ex presidente dell’ordine. Mauro Ioli, architetto, ex presidente di Convention bureau, è stato un pezzo da novanta della Dc e della Margherita prima, e poi del Pd. Gianfranco Vanzini, è ex dirigente d’azienda. Bruno Vernocchi, ingegnere, è il titolare della concessionaria Vernocchi. Gianluca Spigolon, avvocato ed ex politico, è uno degli uomini di punta della Fondazione Carim. Alduino ‘Richard’ Di Angelo, è il titolare del pub Rose & Crown, ed ex presidente di Confcommercio. Attilio Battarra è stato direttore di Confcommercio. Numerosi i commercialisti indagati, da Bruno Piccioni, che è anche il presidente dell’ordine, a Claudio Semprini Cesari, l’attuale presidente del Gros Rimini, fino a Giancarlo Mantellato, Massimo Conti, Marcello Pagliacci e Giuseppe Maria Farneti. Nella lista Riccardo Sora e Piernicola Carollo, i commissari inviati da Bankitalia per amministrare Carim durante i due anni del commissariamento. Sora, uomo di punta di Bankitalia, proprio in questi giorni è impegnato alla verifica di Banca dell’Etruria ad Arezzo.