Reggio Emilia, 22 novembre 2011 - «L’ENTUSIASMO fa bene a tutti ed è giusto che la gente sogni di riagganciare la zona play off, ma noi dobbiamo mantenere i piedi per terra».
Totò De Falco è in luna di miele con la sua vecchia Reggio. Pochi giorni da neo-direttore sportivo, un successo pesante e prospettive stuzzicanti che si riaprono. Tutto così in fretta, al punto che il contratto (una novità) è ancora da perfezionare.
«L’impegno è per questa e per le prossime due stagioni - dice il presidente Alessandro Barilli - dobbiamo ancora formalizzare. Solo questione di tempo. Totò si è inserito in modo corretto, umile, serio».
«Per me una stretta di mano vale un contratto» - taglia corto De Falco, che ha le maniche rimboccatissime. «Ho trovato un bel gruppo, un allenatore preparato e amabile - continua Totò - Mi sono calato nella nuova realtà con la mia serenità, la mia positività. Non ho alcun merito nella vittoria di Monza, se un pizzico del mio entusiasmo è servito sono contento. Sono le partite come quella di domenica che ti danno la consapevolezza di avere qualità, che ti fanno capire la tua forza. Non abbiamo fatto nulla, siamo a metà classifica. Però vincere così ti trasmette ottime sensazioni. E avete visto i nostri giovani come crescono? Bisogna avere pazienza di aspettarli».
MANGONE chiede da settimane un paio di rinforzi, in particolare un centrocampista. De Falco non ha fretta. Per lui Fonjock non è indispensabile.
«Non è una bocciatura per un giocatore che conosco e apprezzo. Il problema è che adesso è ingiudicabile, qualsiasi giocatore svincolato non è pronto e ha bisogno di un mese per arrivare al top. Ecco, io parlerei di mercato proprio tra un mese. Dopo le quattro partite che ci daranno una risposta importante sul nostro futuro. Sottolineo che questo è soltanto il mio parere, non ne ho ancora parlato col direttore (Tito Corsi, ndr). Valuterò con lui, con Mangone e col presidente. Appoggerò qualsiasi ipotesi che andrà a migliorare la squadra. Ma penso anche a non ridurre lo spazio per i nostri giovani».
INSOMMA, Divine Fonjock sarà il primo test per valutare il feeling, agli albori, tra il neo-diesse e il resto del vertice. Le idee sul camerunense sono diverse. Mangone non la pensa come De Falco, lo stesso Corsi ritiene l’operazione Fonjock interessante per il rapporto qualità-prezzo. E Barilli?
«Dovete girare la domanda a Tito e a Totò - glissa il numero uno granata - Io dirò la mia quando sarà il momento. Decideremo in questi giorni».
Fonjock non sarà oggi alla ripresa degli allenamenti. Il suo procuratore, l’ex granata, Giorgio Zamuner attende il verdetto. Questione di un giorno o due.
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