Reggio Emilia, 5 dicembre 2013 - E’ stato recuperato il relitto dell’aereo caccia della Regia Aeronautica “Reggiane Re 2000”, affondato al largo di Porto Venere (La Spezia) durante la Seconda guerra mondiale. Il velivolo, pilotato dall’allora ventisettenne spezzino maresciallo Luigi Guerrieri, medaglia d’argento al valor militare, ammaro’ il 16 aprile 1943 a causa di un’avaria al motore. Dopo appena tre giorni di attivita’ operativa preparatoria, ieri pomeriggio la societa’ Micoperi ha proceduto al recupero del relitto che ora, grazie al concorso di diverse amministrazioni dello Stato, potra’ essere restaurato ed esposto nel Museo Storico dell’Aeronautica militare.
In giornata, il telaio su cui e’ posizionato il velivolo sara’ trasbordato su una chiatta, messa a disposizione dalla Marina militare, per il successivo trasferimento presso la base logistica dell’Aeronautica militare di Cadimare, dove saranno compiuti i primi interventi di ‘desalinizzazione’ del relitto che era stato localizzato per la prima volta nell’aprile dello scorso anno dai palombari del Comando forze di contromisure mine della Marina militare della Spezia durante un’esercitazione. Il desiderio del ministero della Difesa di recuperare il velivolo, per il successivo restauro e la musealizzazione, era sino ad oggi rimasto frustrato per gli elevati costi dell’operazione. Recentemente, tuttavia, contatti tra lo Stato Maggiore Aeronautica e Silvio Bartolotti, l’ad della Micoperi, - societa’ leader mondiale nel settore, gia’ impegnata nel recupero di nave Concordia - ha portato alla decisione della stessa Micoperi di provvedere al recupero a titolo gratuito.
Si sono quindi svolti alla Capitaneria di porto della Spezia incontri e riunioni di coordinamento con rappresenti della societa’ Micoperi, dello Stato Maggiore Aeronautica e delle due Soprintendenze liguri coinvolte (Beni Storici e Beni Archeologici), per analizzare gli aspetti burocratici e tecnici dell’operazione.
Nei giorni scorsi, con numerose ispezioni subacquee compiute a ritmi intensivi con una speciale telecamera filoguidata (cosiddetto “ROV”) e dai sub della Micoperi, il relitto è stato accuratamente ispezionato, si e’ quindi proceduto alle operazioni di “sorbonatura” del fondale marino in prossimita’ della fusoliera ed al posizionamento del velivolo su una struttura piana, precedentemente realizzata dalla societa’ Micoperi, che e’ stata poi sollevata dal fondale con una gru (evitando cosi’ di sottoporre a pericolose trazioni la fragile struttura del relitto) e posizionata a bordo del pontone “Micoperi 30”.
Le diverse fasi dell’attivita’ di recupero del relitto, costantemente monitorate e coordinate dal Servizio operativo della Capitaneria di porto della Spezia, sono state seguite a bordo del pontone “Micoperi 30” da Ufficiali dell’Aeronautica militare, nonche’ da personale tecnico e direttivo delle Soprintendenze per i beni culturali e per i beni storici della Liguria, cui compete l’alta sorveglianza sul restauro del velivolo per la successiva esposizione presso il Museo Storico dell’Aeronautica militare.
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