Guastalla (Reggio Emilia), 8 febbraio 2016 - Una coppia di conviventi - lui di 39 anni, lei di 45, entrambi residenti a Guastalla - è stata trovata priva di vita nella tarda mattinata in via Fossola, in località San Matteo, nel Viadanese, nella Bassa Mantovana. Si tratta di un gesto estremo dovuto probabilmente a un momento di depressione.
Non si escludono anche problemi economici alla base della terribile scelta. Pare che la coppia avesse lasciato dei messaggi da cui si capivano le loro intenzioni. Sono scattate le ricerche, favorite pure dalle indicazioni fornite sulla posizione di uno dei telefonino in uso alla coppia.
Verso le 11 i carabinieri hanno rinvenuto l’auto con i due corpi all’interno, entrambi senza vita. «Insano gesto, derivato da un momento di sconforto generato verosimilmente da uno stato depressivo non diagnosticato», la prima ipotesi dei carabinieri di Viadana.
Il sindaco di Guastalla: "Lamentavano la mancanza di lavoro" «Erano venuti da me un anno fa circa. Poi non li ho più visti. Lamentavano un solo problema: la mancanza di lavoro». È il ricordo del sindaco di Guastalla, Camilla Verona, della coppia che questa mattina si è suicidata nel Mantovano. Una coppia senza altri problemi che non la mancanza di lavoro, all'apparenza affiatata. «Li indirizzai al centro per l'impiego, consigliai anche di sentire i nostri servizi, che hanno una rete». Poi, per tutti questi mesi, la coppia non ha più chiesto aiuto. E visto che lui era un uomo con competenze professionali («informatiche direi») il sindaco aveva ritenuto possibile che i problemi si fossero risolti. «Mi avevano raccontato che anche lei in passato aveva avuto un lavoro, poi l'aveva perso. Ma di recente cercavano un impiego prevalentemente per lui». La donna aveva una figlia da un precedente matrimonio. Il sindaco non sa dire se ci sia stato un episodio scatenante della tragica decisione. «Debiti? non so. Certo in un anno potrebbero essersene accumulati. Ma siamo alle voci di paese».