Il dossier di Libera sulle mafie: “Delrio, impegno okay, ma sottovalutò". Lui: "Impegni istituzionali"

Nel documento sull’inchiesta Aemilia: “Se anche un politico impegnato per la legalità come lui è stato vittima inconsapevole, significa che molta strada deve essere ancora fatta” Delrio: "Ringrazio Libera. Ma quelli furono impegni istituzionali"

Graziano Delrio (LAPRESSE)

Graziano Delrio (LAPRESSE)

Bologna, 11 marzo 2015 - Quanto emerge dall’inchiesta Aemilia sulla presenza della ‘ndrangheta in Emilia-Romagna porta in dote “nulla di penalmente rilevante” a carico di Graziano Delrio, ex sindaco di Reggio Emilia e oggi sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Ma “sicuramente c’è stata una sottovalutazione” della situazione da parte di Delrio. E’ questo il duro giudizio di Libera, che oggi a Bologna ha presentato il dossier 2014-2015 sulla presenza delle mafie in Emilia-Romagna.

Un documento corposo, che dedica una parte all’inchiesta Aemilia con una sintesi dell’ordinanza della Dda di Bologna. E, in quelle pagine, un capitolo è destinato proprio a Delrio e ai suoi rapporti con la comunità cutrese di Reggio Emilia. “Non c’è nulla di penalmente rilevante - afferma il giornalista Lorenzo Frigerio, di Libera informazione - ma sicuramente Delrio ha sottovalutato la situazione”. E, aggiunge Frigerio, “se anche un politico impegnato per la legalità come Delrio è stato vittima inconsapevole delle cosche, significa che molta strada deve essere ancora percorsa dalla politica” emiliana per capire “la minaccia rappresentata dalle mafie”. Nel dossier di Libera si ripercorre il coinvolgimento dell’ex sindaco in quelle vicende: dall’ormai famosa presenza alla processione di Cutro in piena campagna elettorale all’appuntamento chiesto da Delrio all’allora prefetto De Miro sulle interdittive antimafia, a cui l’ex sindaco andò accompagnato da alcuni esponenti cutresi.

“Contro la Prefettura- sottolinea Frigerio- le cosche scatenarono un tritacarne mediatico, strumentalizzando la comunita’ calabrese di Reggio Emilia, e Delrio ci finì dentro”, nel tentativo di “comporre esigenze diverse” come i provvedimenti antimafia della Prefettura e gli imprenditori calabresi che si lamentavano.

 

Delrio: "Ringrazio Libera. Ma quelli furono impegni istituzionali"