REDAZIONE REGGIO EMILIA

Meteo, a luglio caldo da record. E ora in arrivo i 40 gradi

Ci aspetta l’ondata di caldo peggiore: il picco tra venerdì e sabato

Il caldo non ci darà tregua

Reggio Emilia, 1 agosto 2017 - Il mese di luglio 2017 si conclude con una temperatura media di 27.3°C rilevata presso la stazione storica dell’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” – DIEF di Unimore, che si trova a Modena sul torrione orientale del Palazzo Ducale, superiore di +1.9°C rispetto alla media di riferimento del trentennio 1981-2010. Si tratta di una anomalia notevole, che fa del mese appena trascorso il 6° mese di luglio più caldo dal 1830 a Modena città, preceduto dal luglio 2015 (29.4°C), 2012 (27.9°C), 1983 (27.8°C), 2006 (27.6°) e 2016 (27.5°C).

Caldo, ovviamente, anche per le altre stazioni di rilevamento meteo della rete dell’Osservatorio Geofisico Unimore. Modena Campus DIEF, nella periferia cittadina, ha fatto registrare una temperatura media di 25.6°C con piogge di soli 8.6 mm e Reggio Emilia, con la strumentazione che si trova al Campus universitario San Lazzaro, la temperatura media mensile di luglio è stata di 26.2°C, mentre le precipitazioni di appena 9.1 mm.

“Il ripetersi di questi episodi – analizza il meteorologo dell’Università Luca Lombroso - ci pone di fronte a una “nuova normalità”, ben evidenziata da come è cambiata la media di riferimento. Quando iniziai a lavorare in Osservatorio, nel 1987 la temperatura media “climatica” ovvero su trent’anni 1951-1980 di luglio era di 24°C. Ora, sul periodo di riferimento 1981-2010 siamo saliti a una temperatura media di 25.7°C. Guardando dal 2000 in poi il cambiamento climatico risulta ancora più eclatante, con una temperatura media 2000-2016 per luglio di 26.5”.

L’anomalia termica misurata dalla stazione di rilevamento è ancora più eclatante se si limita il confronto al primo scorcio di estate meteorologica: il bimestre giugno-luglio ci dà una temperatura media di 26.7°C, nettamente oltre il riferimento climatico del trentennio 1981-2010 (24°C), risultando il quarto bimestre giugno-luglio più caldo, almeno da 187 a questa parte, preceduto nell’ordine dal 2003 (27.3°C) 2015 (26.9°) e 2012 (26.8°C).

Scarse le piogge. Luglio chiude con un bilancio di precipitazioni di 6.3 mm raccolti nella stazione storica di Modena. E va considerato che luglio - per quanto mese estivo – dovrebbe vedere mediamente cadere 38 mm di pioggia. Il deficit pluviometrico mensile è dell’84%.

Sempre a livello statistico, il giorno più caldo del 2017 resta ancora quello del 23 giugno, con 36.3°C nella stazione di Piazza Roma a Modena, 37.3°C al Campus DIEF di Modena e 37.3°C al Campus San Lazzaro di Reggio Emilia.

“Ora – avverte l’esperto Luca Lombroso - ci aspetta una nuova e ancora più intensa ondata di caldo, che sarà non solo la maggiore del 2017 ma anche una delle più forti e durature di sempre, paragonabile alla fase acuta dell’estate 2003, ad inizio agosto, e a quella, isolata per quegli anni, di fine luglio 1983. Siamo dunque all’inizio di una settimana che va ben oltre quella che di solito si chiamava la “canicola”. Molto probabile - secondo gli esperti dell’Osservatorio Geofisico Unimore - che diverse zone del nostro territorio vedranno raggiungere i fatidici 40°C già da mercoledì 2 agosto. Il culmine, comunque, si avrà fra venerdì 4 e sabato 5 agosto, anche se è difficile quantificare i parametri termici che si raggiungeranno. Ancora vaga la durata di questa “ondata”, che comunque sarà di almeno 5-6 giorni con temperature prossime ai 40°C.