REDAZIONE RAVENNA

Rifiuti, la pulizia delle spiagge torna ai vecchi fornitori

Hera prende misure straordinarie contro l’emergenza di questi giorni: per Aimeri srl si apre anche l’ipotesi di revoca del contratto

SPAZZATURA La situazione ieri a Ravenna

SPAZZATURA La situazione ieri a Ravenna

Ravenna, 28 aprile 2015 – Rifiuti, rifiuti, rifiuti e ancora rifiuti. Ravenna sembra non riuscire a liberarsi dalla spazzatura che da ormai più di 10 giorni trabocca dai cassonetti. E dopo la bufera scoppiata addosso ad Hera, bersagliata dalle critiche dopo il cambio di società per la gestione dell’immondizia, la multiutility corre ai ripari. E così arriva l’annuncio ufficiale: la pulizia delle spiagge – affidata alla società Aimeri assieme allo svuotamento dei cassonetti – verrà rimessa nelle mani dei vecchi fornitori fino a data da destinarsi. Inoltre l’azienda dice che entro domenica la brutta situazione dei rifiuti a terra tornerà alla normalità, con l’ipotesi di revoca del contratto per la nuova società.

Si tratta di promesse che l’azienda ha fatto al sindaco Matteucci dopo l’emergenza scattata lo scorso 18 aprile e illustrate dal primo cittadino nella seduta di Consiglio comunale convocata per l’approvazione della nuova Tari, con la delibera modificata dal suo emendamento per «annullare il fisiologico aumento previsto, 50 centesimi per persona all’anno, e ridurre l’importo per ogni utente rispetto a quanto pagato nel 2015». «Il Comune – spiega il sindaco – deve chiedere penalizzazioni nei confronti di Hera, che andranno travasate in una di riduzione della Tari per famiglie e imprese. Le gravi disfunzioni richiedono di ridiscutere la modalità delle gare e di prevedere una verifica sui fornitori». Matteucci si dice pronto anche a emanare un’apposita ordinanza per garantire la tutela e la salute dei cittadini.

Intanto Hera comunica che se l’attività di pulizia delle spiagge tornerà in carico ai precedenti fornitori del servizio è a causa delle difficoltà gestionali, dell’insufficienza dei mezzi e del piano operativo. La multiutility riconosce inoltre ‘enormi disservizi e carenze’ e informa di avere attivato ‘tutte le procedure per portarla dal 3 maggio a valutare tutti i provvedimenti verso il nuovo fornitore, compreso il recesso contrattuale’.