Cervia (Ravenna), 28 ottobre 2017 - Un momento di agghiacciante stupore, tra la meraviglia e il terrore. Come al cinema: la pinna che spunta dall’acqua, gli occhi vitrei. E poi la grande bocca dentata, quella memorabile nella pellicola ‘Lo squalo’ e che i due pescatori fortunatamente non hanno visto ma solo intuito mentre l’enorme esemplare faceva il giro della loro barca. È certamente un incontro poco comune quello che Gino Allegri e Lorenzo Fraiese, armatori cervesi di 75 e 50 anni, hanno fatto giovedì nel mare Adriatico, nelle acque territoriali dell’Emilia Romagna di fronte a Rimini. Doveva essere una mattinata come tante per loro, albergatori a Milano Marittima con la passione per la pesca da una vita.
Ma la routine è stata spezzata dall’incontro con lo squalo bianco, il più grande pesce predatore esistente sul pianeta terra, il più famoso e terribile. «Non avremmo mai pensato di vederlo in queste acque, è stata una sorpresa – raccontano ancora emozionati –. Nessuno lo aveva mai visto qui. Ce ne siamo accorti perché abbiamo messo giù le canne e, attorno alle 14, una di queste si è mossa in modo strano. In quel momento lo squalo è arrivato e ha addentato l’esca».
I due pescatori hanno capito subito che quell’esemplare era diverso, e l’hanno filmato con un telefonino: «Abbiamo visto diverse volte degli squaletti, ma in quel momento ci siamo resi conto che quello era diverso: aveva pinna nera e occhi vitrei – proseguono i due pescatori – e quando si è avvicinato ci siamo resi conto delle dimensioni: tra i sei e i sette metri. È passato tre o quattro volte attorno alla nostra barca, poi è andato via. Eravamo emozionati, ma anche un po’ impauriti. Se avessimo avuto il sacco della fitta o del pescato sanguinante lo squalo se lo sarebbe preso. È molto aggressivo».
Una volta rientrati a terra le immagini sono state mostrate a pescatori più esperti e a un biologo marino: «Ci hanno confermato che si tratta di uno squalo bianco, probabilmente arrivato da Gibilterra o da Suez per il cambiamento climatico o forse perché seguiva un natante». Lo squalo ha anche lasciato qualche danno alla barca: ha rotto due canne con fili grossi da 80 libbre, 36 chili circa. Mentre il video è diventato virale su internet: «Resta l’emozione di aver visto qualcosa che forse per altri 50 anni non si vedrà più».