Ravenna, 1 agosto 2017 – Dalle meduse alle razze. È un’estate all’insegna del caldo e del mare in ottimo stato di salute, tanto che si spingono fino a riva ‘ospiti’ non sempre graditissimi. È il caso delle meduse di discrete dimensioni e anche piccole, dette ‘cubomeduse’, che in questo periodo popolano tratti di mare non lontano dall’arenile. In particolare, la Carybdea marsupialis si riconosce facilmente: molto piccola, trasparente, con l’ombrello cubico che misura dai 4 ai 5 cm circa, dotata di quattro tentacoli lunghi anche oltre una decina di centimetri. Nuota in modo vigoroso e si sposta facilmente. È mediterranea ed è tra quelle più urticanti dei nostri mari.
«Questa è la loro stagione – precisa Carla Rita Ferrari, responsabile della struttura oceanografica Daphne dell’Arpae – e si spingono a riva per riprodursi. Tendono ad accumularsi in punti precisi come nell’acqua tra la spiaggia e le barriere antiflutti, all’ingresso dei portocanali, o lungo i canali come nel caso di Ravenna, dove sono arrivate in darsena di città. Vanno trattate con attenzione perché sono urticanti. Nel caso delle cubomeduse, spesso non si nota il corpo per via della trasparenza e in questo caso sono i lunghi tentacoli che finiscono col pungere il malcapitato. Le punture della cubomedusa sono dolorose ma, per quanto intensi, gli effetti sono di breve durata».
Si moltiplicano anche gli avvistamenti di una specie ittica della famiglia delle razze, la pastinaca. Un esemplare di questa specie è stato trovato morto dopo essere finito spiaggiato a Marina di Ravenna, nell’arenile antistante il bagno Coco Loco. Altri avvistamenti di esemplari vivi che nuotano in acque basse sono avvenuti a Punta Marina, Cervia, Cesenatico, Lido di Dante e Lido di Classe. Questa specie di razza è presente in numero abbondante lungo la costa adriatica e da un paio di anni molto vicino a riva. È meglio stare lontano soprattutto dalla coda, seghettata in cima.
La direttrice della Daphne conferma l’ottimo stato di salute del mare. La nave oceanografica è uscita per i rilievi periodici con controlli eseguiti da 500 metri dalla costa fino a 20 km al largo da Lido di Volano a Cattolica. «Continua il perdurare di una buona condizione ambientale lungo tutta la costa emiliano romagnola – spiega l’ultimo bollettino – con medio basse concentrazioni di clorofilla ‘a’, valori medio alti di salinità e buona trasparenza delle acque. A seguito delle mareggiate dei giorni scorsi i parametri chimico-fisici rilevati risultano uniformi lungo la colonna d’acqua, indice di assenza di stratificazioni». Entro la norma i valori di ossigeno disciolto sia in superficie che sul fondo. Temperature medie rilevate nello strato superficiale intorno a 26.2 C°. Fin quando non pioverà e i fiumi non torneranno a scaricare la loro acqua in Adriatico le condizioni del mare non muteranno.