Ravenna, 22 febbraio 2012 - SONO soprattutto le strade di periferia ad aver sofferto l’ondata di maltempo che si è conclusa una settimana fa: gli effetti del ghiaccio sull’asfalto sono evidenti su diverse arterie che conducono al centro, soprattutto le più trafficate, ma anche nei pressi del porto e della zona industriale.
IN VIA Faentina l’asfalto è dissestato e pieno di crepe, anche se non si sono formate buche di grandi dimensioni. Gli automobilisti fanno buon viso a cattivo gioco: c’è poco da fare, a parte andarci piano con l’acceleratore e tenere alta l’attenzione. «Ci vuole pazienza — dice Lucia Cicognani. — Di ghiaccio se ne era formato davvero tanto, ci vorrà tempo per sistemare tutto. Girando per la città ho visto diverse buche, anche in punti pericolosi: bisogna stare attenti». In molti dicono che a Ravenna, in passato, si è visto di peggio, e in effetti le strade sono tutte più o meno praticabili. Ma inevitabilmente, in vari punti, l’asfalto si è spaccato: in via Sant’Alberto, ad esempio, proprio al centro della strada c’è una ‘buca con acqua’ che farebbe invidia a un tracciato di rally. Un ragazzo in scooter arriva a velocità un po’ troppo allegra, ma si accorge del pericolo e rallenta in tempo.
DALLA periferia est a quella sud: le strade intorno al supermercato Coop di viale Gramsci avranno bisogno di una manutenzione complessiva. «Tra neve e strade rovinate, io in queste settimane ho preferito lasciare l’auto dai miei e muovermi a piedi — sorride Matteo Delunas. — Mi pare che le strade periferiche abbiano sofferto parecchio il maltempo, ma è normale che sia così». «Qualche problema a muoversi c’è, serve più attenzione del solito — conferma Andrea Santandrea. — Soprattutto in questa zona, ho trovato più di una buca».
GUAI seri nella zona del porto: in via Attilio Monti — la strada che conduce al ponte mobile — si notano diverse voragini profonde almeno 10-15 centimetri, e la rotonda di via delle Industrie è decisamente dissestata. Va ancora peggio nell’ultimo tratto della Classicana, dove ieri pomeriggio si notavano diverse ‘toppe’ appena stese, con il bitume ancora fresco: soluzioni temporanee per rendere quantomeno percorribile un tratto di strada da sempre critico, a causa del traffico di mezzi pesanti.
MENTRE i mezzi di Sistema 2 — la ditta incaricata della gestione del Piano neve — percorrono le strade per svolgere i primi interventi di riparazione, il sindaco ha già diffuso una stima di quanto costerà rifare le strade comunali danneggiate e la segnaletica: almeno tre milioni e mezzo, che si aggiungono ai 2,5 milioni già spesi per liberare la viabilità principale e secondaria dalla neve. Una mazzata che peserà sul bilancio di previsione. Per evitare che anche le finanze degli automobilisti siano minate da spese impreviste per sostituire ruote e semiassi, in tempi di gelo e di crisi è meglio alzare il piede dall’acceleratore.
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