Ravenna, 20 settembre 2010 - La problematica connessa alla regolarità delle imprese del settore manifatturiero condotte da stranieri di nazionalità cinese ha condotto, da diversi mesi, al monitoraggio e controllo di numerosi siti produttivi a Faenza e in alcuni centri limitrofi. Complessivamente i controlli hanno interessato diciotto attività produttive e sette esercizi pubblici.


L’attività è stata svolta sinergicamente da tutti gli organi di Polizia, con il concorso di altri Enti. Lo spettro dei controlli è stato molto ampio, interessando non solo il profilo immigratorio, ma anche quello della sicurezza sui luoghi di lavoro nonché assicurativo, contributivo e fiscale, senza tralasciare gli aspetti igienico sanitari ed edilizi, in base ad un preciso modello organizzativo mirato all’efficienza ed all’economicità dell’azione amministrativa svolta attraverso singoli accessi multidisciplinari.


Il coinvolgimento di altri Enti, oltre alle forze di Polizia, ha condotto alla costituzione di una sorta di Pool di esperti del settore, quali i funzionari dell’Ispettorato del lavoro, della Medicina del lavoro, dei Vigili del Fuoco.


Polizia di Stato e Carabinieri, una volta individuati gli obiettivi, hanno controllato oltre 100 persone, di cui la maggior parte è risultata in regola con le norme sul soggiorno, individuando però 5 stranieri irregolari, ed indagando 4 datori di lavoro per aver impiegato stranieri non in regola con le norme sul soggiorno.


La Guardia di Finanza si è occupata dei profili fiscali e ha recuperato circa un milione di euro ai fini delle imposte sui redditi e duecentomila euro di iva dovuta, individuando, solo in tale contesto, 30 lavoratori irregolari sotto il profilo fiscale, di cui il 14 in nero. Infine, l'organo di polizia tributaria si è occupato della verifica delle merci sotto il profilo della contraffazione dei marchi, con denuncia penale a carico di due stranieri ai quali sono stati sequestrati accessori contraffatti.


La Polizia Municipale ha contravvenzionato tre stranieri cui è stata sequestrata merce consistente in capi d’abbigliamento posti in vendita da soggetti privi di licenza comunale. L’Ispettorato del lavoro ha elevato 10 sanzioni per mancato versamento dei contributi previdenziali. La medicina del Lavoro ha effettuato 5 contravvenzioni per violazioni in materia di norme igienico sanitarie e sulla sicurezza sui posti di lavoro.


In questo contesto non è stato tralasciato il delicatissimo profilo della sicurezza nella fase di produzione, della quale si sono occupati i Vigili del Fuoco, per individuare ed eliminare rischi per l’incolumità dei lavoratori, spesso impiegati in orari notturni e in spazi angusti adibiti anche a mense e dormitori. Nel corso dei vari accessi i Vigili del Fuoco hanno rilevato 3 situazioni irregolari e hanno così multato i titolari.


Una delle imprese controllate, proveniente da un'altra provincia, dopo essere stata colpita da un provvedimento di sospensione dell’attività, ha abbandonato il territorio faentino per fare ritorno al luogo di origine.