REDAZIONE RAVENNA

Castel Bolognese, emergono i resti della torre civica

Durante i lavori per il rifacimento di piazza Bernardi sono spuntati un muro in mattoni e un arco

LA SCOPERTA Operai osservano i resti emersi nel cantiere

Castel Bolognese, 07 luglio 2016 – «Con il tesoro che hanno trovato, chissà ora quando finiranno». È questa una delle mille domande che tengono alto il dibattito tra gli ‘umarells’, i pensionati di Castel Bolognese, che da dietro la rete seguono i lavori di rifacimento di piazza Bernardi. Da qualche giorno infatti le fantasie dei residenti si rincorrono dietro a mille congetture su quello che sta venendo alla luce nella piazza di fronte al Municipio. Nel corso degli scavi è emersa una porzione di muro in mattoni e un arco, forse di epoca romana. Quello che è venuto alla luce è in realtà qualcosa di ben noto da una trentina d’anni. «Sono – come spiega uno scritto dello storico Andrea Soglia nel suo sito internet castelbolognese.org – le fondamenta di destra dell’antica torre civica del 1388 e un ponte ad unica arcata in muratura che permetteva di attraversare un canale interrato tra il XV e XVI secolo. La Torre svolgeva – sempre secondo la relazione di Soglia – la funzione di porta di accesso del primitivo Castel Bolognese, costruito a monte della via Emilia. La Torre, ancora viva e rimpianta nella memoria dei castellani, nella seconda guerra mondiale trovò il suo epilogo. Il 4 febbraio 1945, temendo che potesse servire agli Alleati – prosegue Soglia – i tedeschi la minarono alla base e la fecero saltare, riducendola a un cumulo di macerie. Si concludevano così cinque secoli di storia dell’edificio simbolo del paese, che aveva accompagnato e scandito la vita di Castel Bolognese sin dalla sua nascita».

«I nostri concittadini – dice l’assessore alla cultura Giovanni Morini – possono stare tranquilli; il ritrovamento dei resti della base della Torre Civica non fermerà i lavori di riqualificazione di piazza Bernardi. Siamo in continuo contatto con la Soprintendenza; anzi a brevissimo è previsto un altro incontro e con loro decideremo come fare per rendere fruibile e alla vista di tutti i resti emersi durante i lavori. Avevamo anche ipotizzato ad un intervento con un cristallo e illuminazione che rendessero merito ai ritrovamenti, ma sarà la Sovrintendenza a darci eventuali suggerimenti». Intanto i lavori di rifacimenti vanno avanti spediti. Ieri mattina alcuni tecnici del Comune erano sul posto per un sopralluogo. Base d’asta per i lavori di riqualificazione del cuore del paese oltre 610mila euro. In questi giorni Hera, a sue spese, sta sostituendo le condotte dell’acqua e del gas, risalenti agli anni ‘60. Secondo il cronoprogramma entro il 15 luglio rimarrà chiuso al traffico il primo tratto di via Garavini per consentire le operazioni di collaudo. I lavori si sposteranno quindi in piazza Fanti, dove, escluso qualche giorno, sarà garantita la transitabilità. Presumibilmente, Hera completerà i propri interventi a metà agosto, dopo di che si procederà con i lavori di sbancamento, pavimentazione e arredo di piazza Bernardi, che saranno a carico del Comune. Per quanto riguarda il mercato ambulante, da venerdì 3 giugno sarà spostato su piazzale Roma. Ma tra gli ‘umarells’ le voci che serpeggiano sono tante: «Di fianco a quanto emerso potrebbero trovarsi i resti di una antica chiesa andata distrutta» sentenziano. Chissà che non abbiano ragione.