Pesaro, 29 gennaio 2014 - Volevano punirlo per uno 'sgarro' fatto al capo della banda. E' successo sabato scorso, a Montecchio. Prima lo hanno circondato e malmenato con una mazza da baseball, lasciandolo sanguinante a terra. Poi la vittima, un ventenne di Montecchio, originario della Puglia, è andato a casa, si è medicato da solo, ed è tornato fuori per incontrare di nuovo i suoi 'amici' e chiedere loro perché lo avessero bastonato. Per cercarli, ha preso la Fiat Punto della madre.
Quando ha rivisto i suoi 'amici', si è fermato e solo in quel momento si è accorto di aver fatto un grosso errore. Il gruppetto, formato da quattro giovanissimi, tra i 18 e i 20 anni, si è avventato su di lui una seconda volta, malmenandolo ancora per poi rapinarlo della macchina. Il ragazzo questa volta ha chiamato i carabinieri. Alle cinque di mattina, il gruppetto è stato intercettato vicino alle loro case mentre vi facevano ritorno dopo una notte in discoteca. Portati in caserma, sono stati dichiarati tutti in arresto per rapina e lesioni. Oggi c'è stata la convalida. Il gip ha convalidato gli arresti, disponendo il carcere per il capo della banda, gli arresti domiciliari per il 'vice' che ha malmenato con un casco la loro vittima prescelta, poi con obbligo di firma per un terzo e la scarcerazione senza obblighi per il quarto che ha guidato l'auto rapinata al giovane. Le indagini continuano per stabilire se il gruppetto si è reso protagonista di altri fatti di violenza.
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