REDAZIONE PESARO

Gruppo Vitri, grande festa per i 50 anni di attività di Alceste

Fondatore, eredi, dirigenti e soprattutto i dipendenti: 1200 persone per l'inaugurazione del nuovo stabilimento Vitrifrigo

IL PATRON Alceste Vitri in bicicletta mentre controlla la produzione

IL PATRON Alceste Vitri in bicicletta mentre controlla la produzione

Pesaro, 23 luglio 2016 - Festeggiano insieme: fondatore, eredi, dirigenti, collaboratori, consulenti e soprattutto dipendenti. L’occasione per il gruppo Vitri è data, oggi pomeriggio, dalle 19 in poi, dall’inaugurazione del nuovo stabilimento Vitrifrigo, nella cittadella industriale nata ai confini di Montecchio. In realtà si festeggiano anche e soprattutto i primi 50 anni di attività di Alceste Vitri, che nel 1966 con un socio perduto quasi subito, ha creato un’azienda ‘del freddo’ solida e potente: 200 milioni di fatturato, 40% esportato all’estero, crescita a due cifre, quasi 1200 dipendenti, nella quasi totalità impegnati a Montecchio nella produzione. Più o meno tutti ci saranno oggi pomeriggio all’inaugurazione e poi alla cena che Alessandro e Roberta Vitri hanno voluto dedicare al padre, classe 1943, ma ancor oggi tutte le mattine in azienda, dove si muove da un’area produttiva all’altra – visti 120mila metri quadrati di capannoni – con una bicicletta.

La cerimonia prevede un aperitivo con uno spettacolo di un artista del ghiaccio, poi il taglio del nastro alle 20 con, a seguire, la benedizione dell’arcivescovo di Pesaro monsignor Piero Coccia per il nuovo, innovativo stabilimento dedicato ai piccoli frigoriferi e destinato alla controllata Vitrifrigo. Ovviamente parteciperanno tutte le autorità, a cominciare dal presidente della Regione Luca Ceriscioli.

La serata proseguirà con una cena, nel corso della quale ci saranno premiazioni, momenti di spettacolo e anche la celebrazione di questa grande avventura imprenditoriale creata dal nulla da Alceste Vitri in 50 anni di attività intensa ed impegnata: «Ho sempre avuto al mio fianco – ci ha detto recentemente l’imprenditore – mia moglie, la mia famiglia e tanti collaboratori e dipendenti: solo così possiamo continuare a migliorare e – conclude l’inossidabile patron – a rimanere competitivi nel mercato globale».