Pesaro Urbino, giovedì 2 aprile 2020 – Il virus è come un’auto arrivata a consumare la riserva. A Pesaro-Urbino i nuovi casi accertati sono stati 34 su 136 positivi individuati in regione dopo l’analisi di 647 tamponi, con una progressione che localmente viaggia intorno al 2 per cento del totale. Sono ancora però tabti, troppi, i morti da covid-19 registrati oggi.
Insomma, la velocità del virus continua a decrescere nel nord della regione, mentre cresce andando verso sud: tassi bassi nelle province di Pesaro-Urbino (+2%) e Ancona (+3,2%), più alti in quelle di Macerata (+5,3%) e Fermo (+8,0%), mentre in quella di Ascoli ci sono tre contagi in piuù rispetto al giorno precedente (+1,3%).
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Tornando a Pesaro-Urbino, resta alta la pressione sul sistema ospedaliero, con 250 ricoverati, mentre è stabile (44 pazienti) quella delle degenze post acute di Fossombrone e Galantara dove i periodi di recupero non sono mai inferiori ai 7-10 giorni.
Da segnalare infine l’aumento dei pesaresi in quarantena, ben 2917, ben 81 in più di ieri. Tra questi 961 hanno sintomi di infezione (+72).
Sempre pesante la conta delle vittime, che ieri ha visto 31 nomi in più, di cui 17 residenti nel pesarese. A questi se ne aggiungono altri 11 deceduti nei giorni precedenti: il numero dei morti dall’inizio dell’epidemia salgono così a 322