Pesaro, 12 marzo 2013 - I carabinieri della Stazione di Pesaro - Borgo Santa Maria, nel pomeriggio di oggi hanno tratto in arresto, per furto aggravato continuato in concorso, quattro persone domiciliate a Rimini; in particolare: tre cittadini romeni, di cui due uomini (N.S. di 46 anni, N.P. ,34) ed una donna (C.M. di 40 anni), e un albanese (C.E. Di 28 anni).
Nell’ambito dei controlli, nelle vicinanze ed all’interno dei centri commerciali, i carabinieri della Stazione di Pesaro - Borgo Santa Maria, a conclusione di un prolungato servizio di pedinamento ed osservazione, hanno proceduto al controllo delle prime tre persone, sorprese immediatamente dopo aver rubato, con il taglio dei cartellini antitaccheggio e servendosi di una borsa schermata, diversi capi d’abbigliamento e scarpe, del valore di 600 euro circa, dai negozi 'Oviesse' (2 paia di pantaloni), 'Deichmann' (4 paia di scarpe) e 'Iper Rossini' (1 tuta da ginnastica, 2 magliette e diversi prodotti per l’igiene e cosmetici); tutti all'interno del centro commerciale di via Yuri Gagarin.
Le perquisizioni personali hanno consentito di sequestrare anche strumenti idonei alla rimozione dei sistemi antitaccheggio (pinze varie, tronchesi e taglierino). La conseguente attività investigativa, svolta anche attraverso l’esame dei sistemi di videosorveglianza, ha permesso di individuare ed arrestare anche il quarto complice (il cittadino albanese), sorpreso a poca distanza dal citato centro: a bordo di una Fiat Punto di sua proprietà ha fornito copertura ed era pronto per garantire la fuga ai complici.
La successiva perquisizione ha permesso di rinvenire, occultati sul mezzo, tre giubbotti in pelle e due paia di scarpe, del valore di 1.200 euro circa, risultati rubati nella mattinata dello stesso giorno a Misano Adriatico (RN), nel centro commerciale 'Oliviero'.
La perquisizione domiciliare a Rimini ha consentito di sequestrare altre quattro paia di scarpe di marca, sulle quale sono in corso accertamenti per verificarne la provenienza, verosimilmente di natura illecita.
Si ipotizza un vero e proprio traffico delle refurtiva, destinata ai paesi d’origine degli arrestati. Gli arresti sono stati convalidati dal tribunale di Pesaro. I tre uomini sono stati condotti in carcere e la donna sottoposta ad obbligo di dimora.
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