VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Modena, spray al peperoncino al concerto. Panico alla Festa dell'Unità

Paura allo show del rapper Sfera Ebbasta, sette ragazzi soccorsi. "E all’ingresso non c’erano perquisizioni"

Il rapper Sfera Ebbasta

Modena, 2 settembre 2017 - Le mani al cielo, la musica e la voglia di condividere un’emozione. Poi, all’improvviso il panico, quello pericoloso, quello che si è visto troppe volte e, recentemente, in piazza, a Torino. Gli occhi e la gola hanno cominciato a bruciare, la tosse si è fatta sempre più forte e qualcuno ha anche iniziato a vomitare. Poi la corsa verso la salvezza, all’esterno dell’area, col rischio che qualcuno cadesse e finisse per essere calpestato dalla massa. E’ uno scenario inquietante quello avvenuto giovedì sera all’Arena sul lago della Festa Pd di Ponte Alto. Durante il concerto del rapper Sfera Ebbasta, ad ingresso gratuito, qualcuno ha pensato bene di compiere un gesto stupido e pericoloso, spruzzando nell’aria spray al peperoncino. Un tentativo, a quanto pare, per un gruppo di borseggiatori, di guadagnarsi la fuga mettendo a rischio i presenti. Il pubblico, quasi tutti adolescenti, è andato infatti nel panico, visto il periodo ‘delicato’ e l’inconsapevolezza di quanto stava avvenendo e in breve tempo molti ragazzini hanno iniziato a gridare e a correre.

E' stato grazie all’intervento dello stesso rapper se la situazione non è precipitata, poichè l’artista ha invitato il pubblico alla calma. Il problema è che, oramai, il danno era fatto e sette ragazzini sono dovuti ricorrere ai soccorsi dei volontari mentre una 15enne ed un 18enne sono stati medicati in ospedale.

L’ira di molti genitori presenti corre sui social network e non solo. «Ero coi miei figli e due loro amici, di cui ero responsabile – racconta Anna – mio figlio, 13 anni, dopo quanto accaduto era sconvolto. Con noi avevamo gli zaini e nessuno ci ha controllato nulla; assurdo per il periodo che stiamo vivendo. Poco dopo l’inizio del concerto, a mio figlio grande è stato rubato il portafogli. Pochi secondi dopo ho visto arrivare la folla correrci incontro, urlando: copritevi la bocca. Subito nessuno di noi ha capito cosa stesse capitando e si è diffuso il panico. Anche perchè erano tutti ragazzini piccoli, dagli otto ai 20 anni al massimo. Alla fine ci hanno avvisato che era stato spruzzato nell’aria spray al peperoncino. Il rapper ha tranquillizzato le persone chiedendoci di uscire con calma. L’odore era pungente, acre, urlavano tutti. Oggi ho chiamato in direzione e mi sono lamentata, sottolineando che servono controlli più capillari quando c’è molta gente».

Rabbia da parte di una madre che racconta i momenti di paura della figlia: «Lei è stata travolta dalla folla e mi diceva, ancora spaventata, che non si fermavano, le correvano sopra, senza curarsi di lei. Un suo amico l’ha aiutata a rialzarsi e l’ha portata dagli infermieri».

Sull’episodio interviene Marcello Mandrioli, responsabile Feste segreteria provinciale Pd. «Il concerto era gratuito ma in ottemperanza alla circolare Gabrielli abbiamo adottato le misure necessarie: dai metal detector, al contapersone per la capienza massima oltre al controllo delle bottiglliette di plastica. Il vetro non era consentito e chi entrava non poteva accedere all’area. Da quanto ho capito – afferma – lo spray uticante è in una confezione non rilevabile non essendo in metallo. All’interno dell’arena, però, c’erano i volontari specializzati sulla sicurezza che, visto il parapiglia, sono intervenuti e sono iniziate le segnalazioni al punto di primo soccorso. Non abbiamo reputato necessario avvisare le forze dell’ordine, anche perchè abbiamo appreso successivamente che l’increscioso episodio era legato ad un furto».