Modena, 20 giugno 2017 - Manca soltanto la taglia sotto la foto e poi sembrerebbe il Far West. I volti dei ‘cattivi’ affissi ovunque per mettere in guardia i passanti e convincerli ad avvertire subito le autorità perché li catturino. Non siamo in una landa desolata e abbandonata, ma nella zona compresa tra viale Gramsci e l’R-Nord, area a due passi dal centro storico da anni al centro delle proteste dei residenti e di innumerevoli operazioni della polizia, a partire dai continui blitz in quella ‘piccola Amsterdam’ che risponde al nome di parco XXII aprile.
E le lamentele degli abitanti compongono una lista pressoché infinita di episodi: una settimana fa l’ultima segnalazione dei cittadini relativa al degrado insopportabile intorno al negozio etnico, a cui vanno aggiunti il mega-esposto da 300 firme di inizio anno, l’accampamento notturno di stranieri nei garage di viale Gramsci scoperto il mese scorso e una serie di denunce sulla presenza di pusher, prostituzione e bivacchi. Nulla è cambiato, così i residenti hanno deciso di alzare l’asticella della mobilitazione, promuovendo un’inedita e clamorosa azione di denuncia: fotografare gli spacciatori più noti che presidiano il parco XXII Aprile ed esporne gli scatti pubblicamente.
Gli abitanti hanno iniziato a tappezzare prima gli alberi, poi i fogli sono spuntati sulle panchine, ora i volti dei pusher - immortalati mentre trattano coi clienti - sono visibili nella bacheca davanti alla farmacia comunale in viale Gramsci e all’ingresso della lavanderia a gettoni. L’esasperazione dei modenesi che vivono in questo pezzo di città è ai livelli massimi, tanto da averli convinti ad appostarsi in incognito nelle vicinanze del parco per ‘rubare’ immagini di quelli che sono ormai conosciuti come i veri padroni del quartiere: pusher nordafricani che spesso finiscono in manette, ma che poi nel giro di pochi giorni riappaiono nuovamente sulle panchine in attesa dei clienti.
E le frasi sotto le foto segnaletiche sono emblematiche: «Questo è uno spacciatore di droga. Deve andare in galera». E ancora: «Vende hashish dall’ora di pranzo fino a tarda notte. Va messo dentro una volta per tutte». Del resto, la situazione al XXII Aprile è la stessa da anni, nonostante l’aumento dei controlli e gli sforzi dell’amministrazione. A metà mattina – come abbiamo verificato ieri di persona - il mercato della droga è già pienamente operativo: le vedette in azione lungo la strada per avvicinare i potenziali acquirenti e avvertire ‘i capi’ dell’eventuale arrivo delle forze dell’ordine, e gli spacciatori ‘titolari’ a spasso nel parco pronti a recuperare la droga nascosta tra i cespugli. La scelta è ampia e i prezzi trattabili. Tutto alla luce del giorno, tra i passanti che fanno finta di nulla accelerando il passo e i bambini che giocano nel prato, ignari di quello che sta accadendo intorno a loro.