Carpi (Modena), 21 aprile 2017 - Incursione nella notte al deposito dei bus Arianna di via Peruzzi a Carpi. Intorno alle 4 ignoti hanno prelevato cinque autobus: due sono stati lasciati nel piazzale, mentre con gli altri si sono diretti all'istituto superiore 'Meucci'. Con uno hanno sfondato i cancelli esterni e con un altro sono letteralmente entrati dentro la scuola, sfondando l'ingresso principale. Il quinto mezzo è stato abbandonato in via Tre Ponti. La scuola è stata chiusa per la giornata di oggi e di lunedì 24 aprile. Ammontano a 70mila euro i danni arrecati all'Istituto.
Il tecnici del servizio Edilizia della Provincia di Modena hanno rilevato che sono state distrutte le due vetrate dell'ingresso principale e relativi infissi metallici, buona parte dei controsoffitti dell'atrio comprese plafoniere, sensori allarme incendio e colonnina con impianti elettrici; prima di entrare nell'atrio i vandali, a bordo dei due pulmini, hanno sfondato tutti i tre cancelli esterni e danneggiato l'area verde.
Sul posto, oltre a carabinieri e vigili del fuoco, sono arrivati il sindaco Alberto Bellelli e l'assessore Simone Tosi. Proprio il primo cittadino di Carpi ha dichiarato che "quanto avvenuto la scorsa notte è gravissimo. Spero che i carabinieri trovino presto i responsabili. E che questi ricevano una punizione esemplare. Non siamo di fronte ad un semplice atto di vandalismo né a una ragazzata: chiunque abbia rubato cinque minibus utilizzandone due per fare danni di questa gravità ha commesso un atto criminale e pericoloso per la propria incolumità e per quella di tutti gli altri cittadini. Abbiamo portato la nostra solidarietà alla dirigente del 'Meucci' perché il fatto va anche a colpire un luogo simbolo dove si cerca di formare le giovani generazioni al senso civico e di comunità. Attendiamo di sapere dalla Provincia di Modena, proprietaria dell'immobile, quando i ragazzi potranno tornare a lezione. E auspico che siano gli stessi studenti a reagire con fermezza contro chi ha danneggiato la loro scuola".
"Un reato terribile ed esecrabile, che ci lascia tutti attoniti ma che non ha alcun legame con la vita quotidiana dell'istituto - commenta la preside Teresa De Vito -. Si tratta di un gravissimo atto vandalico. Noi pensiamo che la nostra scuola sia stata scelta come bersaglio per la sua collocazione logistica accanto alla tangenziale con vie di fuga più semplici rispetto ad altri obiettivi sensibili. È stata scelta non perché è il Meucci, ma semplicemente perché è una scuola, ovverosia un luogo dove si coltiva la cultura del rispetto delle regole, della convivenza civile e della legalità"